Migliaia in strada per il Napoli: la notte più lunga di sempre

E finalmente la festa. Ieri sera e per buona parte della notte in migliaia per le vie. Tutto il centro cittadino chiuso al traffico ha visto la presenza di tantissimi e tantissime, ognuno aveva qualcosa di azzurro. La cosa più divertente erano le centinaia di turisti con la maglia del Napoli. Un’esplosione di amore anche se non è mancato qualche incidente. Cronaca della notte più lunga.
Migliaia in strada per il Napoli: la notte più lunga di sempre.
E finalmente la festa. Ieri sera e per buona parte della notte in migliaia per le vie. Tutto il centro cittadino chiuso al traffico ha visto la presenza di tantissimi e tantissime, ognuno aveva qualcosa di azzurro. La cosa più divertente erano le centinaia di turisti con la maglia del Napoli. Un’esplosione di amore anche se non è mancato qualche incidente. Cronaca della notte più lunga.
4 maggio 2023. Questa data è già storia. Scritta su tutti i muri, sugli striscioni, nel cuore dei tifosi napoletani. Napoli campione d’Italia. Da ieri sera la vittoria preannunciata, attesa, desiderata è tutta reale. La città ha festeggiato ieri sera e per buona parte della notte, al termine dei sofferti novanta minuti con l’Udinese. Quei minuti in cui tutto sembrava sospeso, per strada si sentivano solo sospiri, incitazioni, poi il silenzio, l’attesa attenta. Gruppi di gente assiepata intorno ai tantissimi schermi allestiti dai bar e i locali, e nelle piazze. Al fischio finale è poi esplosa la gioia incontenibile, esplosiva. Fiumi di gente che arrivava al centro da ogni quartiere, un corteo festoso armato di trombe e avvolto da sciarpe, a sventolare enormi bandiere. Fuochi di artificio hanno colorato il cielo illuminato da una luna piena bellissima. Era inevitabile: sono 33 gli anni trascorsi dal secondo scudetto azzurro, conquistato dalla squadra capitanata da Maradona nel 1990. A Udine erano attesi 15mila tifosi del Napoli, ma alla Dacia Arena almeno in 20mila erano per i colori azzurri. Lo stadio Maradona ha contato 60mila presenze, tutti a guardare la partita dagli otto maxi schermi posizionati lungo il terreno di gioco.
È stata una festa memorabile, le forze dell’ordine erano schierate ovunque, ma come spesso succede in queste situazioni affollate non sono mancati incidenti. In totale negli ospedali cittadini sono state soccorse, tra malori e feriti, 203 persone. L’Asl Napoli 1 fa sapere che di queste 38 erano codici bianchi, 65 verdi, 75 gialli e 22 rossi. Durante la notte si sono registrate alcune risse, ma l’episodio più grave e triste resta il 26enne ucciso da uno sparo nella zona di corso Garibaldi. Tuttavia va subito sottolineato che già nel corso delle ore successive all’omicidio è apparso chiaro che l’episodio non avesse alcun legame con la festa per lo scudetto, ma sia stato un vero e proprio agguato di stampo camorristico. Il giovane assassinato, Vincenzo Costanzo, era un noto pregiudicato ritenuto vicino al clan D’Amico. Sia il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che il prefetto partenopeo Claudio Palomba hanno del tutto escluso ogni tipo di collegamento tra l’omicidio e i festeggiamenti.
Altri episodi spiacevoli si sono verificati ai danni di tifosi del Napoli aggrediti dai sostenitori di altri club. Ad Avellino alcuni tifosi azzurri, scesi in strada per celebrare la vittoria, sono stati aggrediti da sostenitori della squadra di casa in pieno centro. Violenza anche a Udine sul prato della Dacia Arena dove al termine della gara c’era stata una invasione di campo. Gli ultras di casa hanno aggredito quelli festanti del Napoli. Incresciosi gli episodi di Roma, dove un tifoso azzurro è stato picchiato mentre festeggiava il terzo tricolore con altri supporter partenopei. Una vera e propria caccia al napoletano, andata in scena intorno alla mezzanotte.
Ad aggredire i neocampioni d’Italia ultras della Roma o Lazio. La polizia è intervenuta a piazza Bologna dove – come in molti altri quartiere della città e della sua provincia – erano in corso festeggiamenti per lo scudetto appena vinto dalla squadra azzurra. Ad avere la peggio un giovane tifoso del Napoli di 24 anni, colpito e rimasto ferito.
Uno spettacolo bellissimo è stato comunque quello dei festeggiamenti avvenuti anche in altre città, da New York a Buenos Aires e poi le piazze delle grandi rivali del Nord, Torino e Milano, prese d’assalto dai tanti tifosi del Napoli che vivono e lavorano nei due capoluoghi.

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