Anche la Chiesa festeggia lo Scudetto: a Napoli suore e parroci in maglia azzurra
Non ci poteva essere gioia più trasversale di questa per la conquista dello scudetto, se persino uomini e donne di chiesa hanno addobbato le facciate delle chiese e cantato inni calcistici. Dalla Sanità a Casoria, storie di suore e di un prete con la maglia azzurra.
Anche la Chiesa festeggia lo Scudetto: a Napoli suore e parroci in maglia azzurra.
Non ci poteva essere gioia più trasversale di questa per la conquista dello scudetto, se persino uomini e donne di chiesa hanno addobbato le facciate delle chiese e cantato inni calcistici. Dalla Sanità a Casoria, storie di suore e di un prete con la maglia azzurra.
Si è detto più volte in queste settimane: la gioia per la vittoria calcistica della città, il tifo per la squadra azzurra unisce davvero tutti. Forse non c’è altra cosa come il calcio che metta d’accordo davvero ogni categoria di persone. E non c’è altra osservazione da fare se si vede quanto riporta la cronaca di parroci e suore che festeggiano, cantano, addobbano le facciate delle chiese…come nel caso di Don Valentino De Angelis parroco dell’antica chiesa di Santa Maria dei Miracoli che da tifoso del Napoli ha installato sulla gialla facciata della sua chiesa del Rione Sanità un grande scudetto. Il quartiere Sanità, uno dei luoghi simbolo della Napoli più autentica e tradizionalista, è una delle roccaforti del tifo sfegatato e lui, il parroco, non ha voluto essere da meno.
“La conquista dello scudetto è un prodigio”. Non ha paura di usare termini così, Don Valentino. “Se quello conquistato con Maradona era il primo dei miracoli – spiega all’Ansa Don Valentino, questo non è da meno e la sua conquista, sempre con l’aiuto della mano della Madonna, è sicuramente anche una forma di riscatto per la gente di Napoli”. Lo scudetto sulla chiesa, nell’omonima piazza dei Miracoli, è parte di una ricca scenografia realizzata dai tifosi con un enorme murales di Maradona che fa da sfondo a bandiere, festoni e cartonati della squadra azzurra. Don Valentino chiarisce inoltre che non ha incontrato resistenze da parte dei parrocchiani che si sono ormai da tempo abituati al parroco tifoso che utilizza spesso la metafora del calcio come senso di appartenenza ad un gruppo, ad una squadra per puntare ad un obiettivo di riscatto sociale. Avevamo già scritto delle suore del Monastero delle 33 che sul terrazzo del convento avevano allestito tutto per la festa già a partire da domenica scorsa, anch’esse munite di sciarpe, e bandiere. Ora a fare notizia sono invece le suore Francescane adoratrici della Croce, fondate da Maria Luigia Velotti, che per l’occasione hanno imparato gli inni della squadra condividendo i momenti di euforia con gli allievi e studenti del loro Istituto.
Sono state per questo ribattezzate le Sisters Act di Napoli. Dal loro istituto religioso di Casoria hanno seguito la squadra azzurra momento per momento. «Le sorelle – spiega all’ANSA suor Rosalia Vittozzi, la superiora generale – sono rimaste coinvolte nel clima di gioia che stanno vivendo i ragazzi. Un momento di sano agonismo sportivo che noi non possiamo che alimentare perché il calcio come qualsiasi tipo di sport se seguito e praticato con passione disciplina contribuisce positivamente nella formazione personale e sociale dei ragazzi». Nelle camere, nei ballatoi e sui terrazzi della scuola le 40 suore, provenienti da diverse parti del mondo, hanno provato per giorni uno degli inni della squadra per poterlo cantare. «Hanno fatto tutto in gran segreto – racconta la madre superiora – ed io ho lasciato fare, facevo finta di non sentire quei cori da stadio ma poi col passare dei giorni e con il Napoli che non arrestava la sua corsa le sorelle, e gli allievi, sono venuti allo scoperto cominciando anche a portare bandiere e striscioni per addobbare la scuola».
Le sorelle si sono anche organizzate, grazie ad un dono di uno dei genitori degli allievi, per seguire le gare trasmesse in televisione. Da giorni i ragazzi – con il permesso di suor Rosalia – si erano presentati a scuola indossando non la divisa ma le magliette del Napoli. E così, mentre si giocava la partita decisiva e i ragazzi erano tutti nelle loro case, alcune suore si sono riunite sul ballatoio dove, aiutandosi con chitarra e tamburelli, intonatissime come si conviene ad un coro gregoriano, hanno cantato per tutto il tempo: «Sarò con te ma tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore Napoli torna campione…»
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