Lo sapevate? A Napoli la sedia della fertilità è visitata ogni anno da migliaia di persone

Nei Quartieri Spagnoli troviamo un vero e proprio luogo di culto, praticato dalle coppie desiderose di avere figli nella Chiesa di Santa Maria Francesca, nascosta tra gli antichi palazzi del centro città. La chiesa è dedicata a Maria Francesca delle Cinque Piaghe di Gesù, Santa cui si rivolgono le donne (che arrivano) da ogni parte del mondo che hanno difficoltà a concepire dei figli. La credenza si è diffusa a macchia d’olio e ha generato un vero e proprio culto.
Lo sapevate? A Napoli la sedia della fertilità è visitata ogni anno da migliaia di persone.
A Napoli c’è la sedia della fertilità, per le coppie che non riescono ad avere figli. Nei Quartieri Spagnoli troviamo un vero e proprio luogo di culto, praticato dalle coppie desiderose di avere figli nella Chiesa di Santa Maria Francesca, nascosta tra gli antichi palazzi del centro città.
La chiesa è dedicata a Maria Francesca delle Cinque Piaghe di Gesù, Santa cui si rivolgono le donne (che arrivano) da ogni parte del mondo che hanno difficoltà a concepire dei figli. La credenza si è diffusa a macchia d’olio e ha generato un vero e proprio culto.
Si tratta di un vero e proprio santuario, molto piccolo, ma con tante persone che vi si recano per chiedere delle grazie, ringraziare per quelle ricevute o pregare: è sicuramente molto caratteristico. L’atmosfera all’interno dei locali sembra sospesa nel tempo, ogni reliquia e oggetto di devozione parlano della santa. Un tuffo nel cuore mistico e magico della bella città di Napoli. Per tante aspiranti mamme e per le madri credenti Lei è la “Santa della maternità”.
Suor Maria Francesca è la prima donna napoletana ad essere stata santificata. Le pareti della piccola sala dove si trova la statua della Santa è tappezzata di bavaglini, fiocchi rosa e azzurri. Nella sala accanto invece bisogna mettersi in fila per sedersi sulla sedia. Ci si siede lì, si abbraccia la reliquia e si chiede la grazia. È un luogo mistico ed emozionante.
Per molti un’esperienza toccante. Una suora accompagna i fedeli alla sedia della fertilità e prega con loro e per loro: quando si dice la speranza è l’ultima a morire..
Il piccolo santuario è meta ormai da anni di un pellegrinaggio continuo da parte di donne e coppie che, tra sacro e profano, si recano a pregare per ottenere l’intercessione della Santa.
Accanto all’edificio sacro, in vico Tre Re a Toledo 13, c’è una sedia resa miracolosa proprio dalla Santa, che fu la prima donna canonizzata dell’Italia Meridionale ed è Compatrona di Napoli.
Dalla chiesetta si accede all’abitazione di Maria Francesca, aperta ai fedeli che desiderano omaggiarla. Qui tra centinaia di ex voto si trova il vero oggetto del culto: la sedia della fertilità. Secondo la tradizione le donne con problemi di fertilità che si siedono per qualche istante a pregare su quella sedia ritenuta miracolosa ricevono la grazia di rimanere incinte.
Nella stanza tutto è sistemato come venne lasciato quasi 300 anni fa (dove morì il 6 ottobre 1791): il materasso dove dormiva la santa, la sedia “miracolosa” dove la donna è rimasta seduta durante la lunga malattia, durata addirittura 38 anni. Intorno le migliaia di coccarde donate dai fedeli: sono gli ex voto delle coppie che hanno ricevuto la “benedizione” della gravidanza.
Suor Maria Francesca fu proclamata beata nel 1843 e poi canonizzata da Papa Pio IX il 29 giugno del 1867. Dal 1901 è compatrona di Napoli insieme a San Gennaro.
Per chiedere l’intercessione della Santa le donne si recano il giorno 6 di ogni mese, il giorno della morte, e si siedono sulla Sedia della Fertilità.
Nell’edificio si trova anche un reliquiario di Santa Maria Francesca, contenente una ciocca di capelli ed una sua vertebra. Secondo il rito, il reliquiario dovrebbe sfiorare il ventre dell’aspirante mamma.
La Santa è molto amata anche dalle persone malate e dagli uomini, che manifestano qualche problema di salute. Oggi Santa Maria Francesca è considerata dai fedeli la Santa della maternità e tantissime donne che vogliono diventare madri e che hanno incontrato problemi, dopo essere andate al santuario hanno realizzato il loro sogno di avere un bambino.

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