Lo sapevate? Lo stadio San Paolo fu inaugurato nel 1959

Lo Stadio Diego Armando Maradona (ex Stadio San Paolo) di Napoli, inaugurato nel 1959, è il terzo in Italia per capacità dopo il Meazza di Milano e l'Olimpico di Roma. Il campo misura 110 metri per 68 e sorge nel quartiere di Fuorigrotta. Lo stadio è stato ristrutturato in occasione dei Campionati europei del 1980 e poi in occasione dei Mondiali di calcio ospitati dall'Italia nel 1990. A questa fase risalgono la costruzione della copertura e della nuova tribuna stampa (330 posti), il riammodernamento della pista d'atletica dell'impianto di illuminazione e l'adeguamento alle norme di sicurezza richieste dalla FIFA. Con una pista di atletica leggera a 8 corsie, tre palestre polifunzionali, una palestra di pugilato, una palestra di fitness e una palestra di lotta libera e arti marziali orientali, lo Stadio Diego Armando Maradona rappresenta anche il principale impianto polisportivo della città.
Lo Stadio Diego Armando Maradona (ex Stadio San Paolo) di Napoli, inaugurato nel 1959, è il terzo in Italia per capacità dopo il Meazza di Milano e l’Olimpico di Roma. Il campo misura 110 metri per 68 e sorge nel quartiere di Fuorigrotta. Lo stadio è stato ristrutturato in occasione dei Campionati europei del 1980 e poi in occasione dei Mondiali di calcio ospitati dall’Italia nel 1990. A questa fase risalgono la costruzione della copertura e della nuova tribuna stampa (330 posti), il riammodernamento della pista d’atletica dell’impianto di illuminazione e l’adeguamento alle norme di sicurezza richieste dalla FIFA. Con una pista di atletica leggera a 8 corsie, tre palestre polifunzionali, una palestra di pugilato, una palestra di fitness e una palestra di lotta libera e arti marziali orientali, lo Stadio Diego Armando Maradona rappresenta anche il principale impianto polisportivo della città. Vanta diversi record: andiamo a scoprirli.
Dopo la scomparsa di Maradona (25 novembre 2020), lo Stadio San Paolo viene intitolato alla sua memoria e dal dicembre del 2020 diventa Stadio “Diego Armando Maradona”, per far vivere in eterno la leggenda dell’immenso Mito azzurro.
Dopo il bombardamento dello stadio Partenopeo, avvenuto nel 1942 durante la seconda guerra mondiale, la locale squadra di calcio del Napoli si trasferì allo stadio del Vomero. La ridotta capienza dell’impianto rese necessaria la realizzazione di una nuova struttura, capace di ospitare le decine di migliaia di tifosi che affollavano gli spalti ben oltre la capienza omologata, causando spesso problemi di ordine pubblico. Da lì la decisione di allestire un nuovo impianto. L’amministrazione comunale scelse Fuorigrotta, un quartiere caratterizzato in quegli anni da un forte processo di urbanizzazione, come sede del nuovo impianto. La posa della prima pietra avvenne il 27 aprile 1952 ma lo stadio fu consegnato solo nel 1959.
L’impianto sportivo San Paolo di Napoli, già stadio del Sole, sorge nel quartiere di Fuorigrotta ed è il principale impianto polisportivo della città, dotato di palestre polifunzionali e di arti marziali, e di un campo da pallacanestro.
La struttura venne inaugurata il 6 dicembre 1959. Il progetto originario prevedeva solo un anello, quello attualmente al livello superiore, ma su specifiche richieste ne fu aggiunto uno inferiore, al di sotto del livello stradale. La capienza iniziale era di 87 500 spettatori in piedi. Le tribune erano in travertino, sia nell’anello inferiore che in quello superiore. Parzialmente riammodernato in occasione dei campionati europei del 1980 e dei campionati mondiali di calcio ospitati dall’Italia nel 1990, lo stadio è stato oggetto di ulteriori lavori di ristrutturazione e riqualificazione che hanno compreso la costruzione della copertura e della nuova tribuna stampa, il riammodernamento della pista di atletica e dell’impianto di illuminazione e l’adeguamento alle norme di sicurezza richieste dalla FIFA.
Successivamente venne costruito un terzo anello, direttamente collegato alla struttura di sostegno della copertura, che portò la capienza dello stadio a 76 824 posti successivamente interdetto per rischi provocati dalle eccessive vibrazioni dovute alle esultanze dei tifosi.
Fu costruito negli anni cinquanta in stile brutalista su progetto dell’architetto Carlo Cocchia e risultò all’epoca della realizzazione, uno degli stadi più apprezzati del panorama internazionale, oltre che il più capiente d’Italia con i suoi 85 012 posti.
In seguito alla ristrutturazione per Italia ’90 la capienza passò a 72810 posti a sedere. L’inagibilità del terzo anello a partire dalla stagione 2005-06 ha determinato una riduzione a 60240 spettatori. Nel 2018-19, in previsione dell’Universiade, l’impianto è stato sottoposto a un profondo restyling che ne ha ridotto ulteriormente la capienza, portandola a 54726 spettatori.
Incluso tra le sedi del torneo olimpico di calcio del 1960, di due europei di calcio (nel 1968 e nel 1980) e del mondiale di calcio 1990, ha ospitato inoltre i Giochi del Mediterraneo 1963 e l’Universiade 2019.
In occasione di Napoli-Juventus del campionato italiano di Serie A 1974-1975, disputata il 15 dicembre 1974, gli spettatori furono 90 736 (53 311 abbonati più 37 425 biglietti venduti); la partita fu interrotta a pochi minuti dal termine per motivi di ordine pubblico, sul parziale di 6-2 per gli ospiti, con risultato sul campo poi omologato: si tratta — verosimilmente — dell’incontro di calcio con il maggior numero di spettatori nella storia della Serie A.
Addirittura, in occasione di Napoli-Juventus del campionato 1976-77, una stima quantificava gli spettatori presenti in circa 95.000 persone.
Il 22 novembre 1969, in occasione della partita contro la Germania Est per la qualificazione al campionato del mondo 1970 e vinta dagli azzurri per 3-0, fu fissato il record di affluenza, tuttora imbattuto, per una gara casalinga della nazionale con 91 000 spettatori.
Lo stadio ha ospitato anche concerti di artisti musicali, tra cui Rolling Stones, U2, Frank Zappa, Peter Tosh, Jovanotti, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Pino Daniele, Edoardo Bennato, Claudio Baglioni, Vasco Rossi, Gigi D’Alessio e Nino D’Angelo.
Lo stadio è apparso in diversi film come Operazione San Gennaro, Luca il contrabbandiere, Mi manda Picone, Santa Maradona, Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo… me, Maradona – La mano de Dios, Benvenuti al Nord e tanti altri.

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