Intervistato a Rai Radio 1, Pierpaolo Sileri, ha spiegato che anche un amico è un affetto stabile, e ha aggiunto che spesso si hanno rapporti d’affetto più profondi con degli amici piuttosto che con dei parenti, dunque dal 4 maggio si potranno incontrare anche gli amici, ma sempre con buon senso.

Secondo Sileri le persone non devono inventarsi amicizie per giustificare l’uscita, e per questo il vice ministro fa appello al buon senso della popolazione, e spiega che comunque il sesso sarebbe da evitare visto che gli incontri tra amici, parenti o meglio “congiunti” ,o fidanzati devono avvenire sempre nel rispetto del distanziamento sociale.

Quanto al rischio che la Fase 2 possa portare a una nuova diffusione del contagio, Sileri dice che è prevedibile che non subito, ma dopo due o tre settimane si possa assistere a un nuovo aumento, ma contenuto, dei casi positivi.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.