Quando il Coronavirus aiuta a fare i dispetti ai vicini di casa: è accaduto a Umbertide, Perugia.

Un uomo ha inviato, con tanto di marchio della Protezione Civile, una missiva alla vicina.

Tra le famiglie, come scrive Il Messaggero, non correva buon sangue: pare che inoltre il continuo via vai della signora dall’appartamento dei suoi genitori non piacesse al vicino che ha avuto una trovata sicuramente molto fantasiosa.

“Si comunica che il sistema di videosorveglianza della città di Umbertide ha registrato più volte negli ultimi giorni un’eccessiva movimentazione del mezzo di sua proprietà” si legge scritto nella lettera. “L’’uso dell’auto è consentito solo per scopi di gravi necessità, come ad esempio quelli di salute documentati da certificazione medica attestante la necessità degli spostamenti che verrà allegata al modello da presentare ai controlli di Polizia”.

Un occhio alle sanzioni – “da una multa di 260 euro fino alla reclusione da 2 a 6 mesi qualora reiterati come nel suo caso e al sequestro dell’auto se fermata fuori dal proprio comune” –, la falsa missiva invita la donna a stare a casa.

“Non vi allontanate dal vostro domicilio oltre 200 metri, ciò è assolutamente vietato e pericoloso per i suoi cari e per tutta la popolazione” conclude poi. “La presente vale come avviso ammonitorio, altre rilevazioni di spostamenti non autorizzati porteranno alla contestazione di reato”.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.