Coronavirus, l’Albania invia 30 medici e infermieri in italia
Nella grande emergenza vissuta dall'Italia, e dalla Lombardia in particolare, anche un piccolo aiuto può fare davvero tanto. I 30 medici e infermieri inviati dall'Albania, dove il virus ha contagiato centinaia di persone, sono l'ennesimo attestato di vicinanza e solidarietà al Belpaese.
Sono arrivati ieri dall’Albania 30 medici e infermieri che aiuteranno l’Italia in questo periodo di emergenza Coronavirus.
Il team di esperti è arrivato ieri all’aeroporto di Fiumicino ed è stato poi inviato in Lombardia, dove al momento c’è maggiore necessità di supporto.
La notizia è stata resa nota dal ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio.
«La solidarietà verso l’Italia non ha confini – spiega Di Maio – e anche l’Albania oggi ha dimostrato di avere un grande cuore. A Fiumicino è arrivato un team di 30 medici e infermieri che domani andrà in Lombardia, nel cuore di questa emergenza per supportare i nostri medici, i nostri infermieri e i nostri operatori sociosanitari. Un piccolo rinforzo per sostenere donne e uomini in trincea ormai da settimane. Ringrazio il primo ministro albanese Edi Rama, il governo e tutto il popolo albanese per la vicinanza dimostrata nonostante l’emergenza abbia colpito anche loro. Ai cittadini italiani, a chi sta lavorando e affrontando sul campo questa emergenza dico solo una cosa: non vi lasceremo soli. Mai».
LO SPLENDIDO DISCORSO DEL PREMIER ALBANESE EDI RAMA: «SIAMO POVERI, MA ABBIAMO LA MEMORIA»
ITALIA ËSHTË SHTËPIA JONË???? SOT JEMI TË GJITHË ITALIANËITALIA E CASA NOSTRA????OGGI SIAMO TUTTI ITALIANI
Gepostet von Edi Rama am Samstag, 28. März 2020
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Giuseppe Conte: “Soldi ai comuni e alle persone che sono in difficoltà economica”
"Abbiamo firmato un Dpcm per girare ai Comuni 4,3 miliardi in anticipo rispetto alla scadenza prevista a maggio e con un'ordinanza aggiungiamo a questo fondo altri 400 milioni, un ulteriore anticipo destinato ai Comuni con il vincolo per cui questa cifra va utilizzata per le persone che non possono fare la spesa".
“Abbiamo firmato un Dpcm per girare ai Comuni 4,3 miliardi in anticipo rispetto alla scadenza prevista a maggio e con un’ordinanza aggiungiamo a questo fondo altri 400 milioni, un ulteriore anticipo destinato ai Comuni con il vincolo per cui questa cifra va utilizzata per le persone che non possono fare la spesa“. Lo annuncia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (qui nel comunicato dell’agenzia Adnkronos)
“Abbiamo superato 10mila vittime, è un numero che ci colpisce particolarmente, si allarga una ferita che non potremo mai dimenticare. Però c’è un dato che ci incoraggia, i 1434 guariti. Ad inizio settimana ci confronteremo con il comitato tecnico-scientifico, confidiamo che ci porti buone notizie. Vogliamo dare il segno concreto della presenza dello Stato, ci sono tanti cittadini in difficoltà, tante persone che soffrono: ne siamo consapevoli, non giriamo il volto dall’altra parte. Ci sono tante sofferenze materiali per chi ha e già aveva difficoltà per l’approvvigionamento di generi alimentari e farmaceutici”, spiega.
“Abbiamo firmato un Dpcm per girare ai Comuni 4,3 miliardi e con un’ordinanza aggiungiamo a questo fondo altri 400 milioni, un ulteriore anticipo destinato ai Comuni con il vincolo per cui questa cifra va utilizzata per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. I 400 milioni verranno distribuiti tra gli 8000 Comuni, nasceranno dei buoni spesa e confidiamo che i sindaci sin dall’inizio della prossima settimana siano in grado di erogare i buoni o consegnare direttamente le derrate. Non vogliamo lasciare nessuno solo, abbandonato a se stesso”, aggiunge il premier.
“L’intera comunità nazionale è sofferente, siamo tutti sulla stessa barca. Dobbiamo aiutare chi è in maggiore difficoltà, deve nascere questa catena di solidarietà. Nell’ordinanza della Protezione Civile sono previste misure rafforzate per favorire le donazioni, non vogliamo tassare la solidarietà -aggiunge-. Faccio un appello alla grande distribuzione, affinché faccia uno sconto del 5 o del 10% a chi fa acquisti con i buoni“.
Le misure contemplate nel Cura Italia devono far arrivare i soldi “subito nelle tasche delle famiglie, delle imprese, dei cittadini”. In particolare “16 misure per 10 miliardi riguardano 11 milioni di persone, stiamo facendo di tutto affinché i tempi della burocrazia non siano solo dimezzati ma addirittura azzerati. Gli uffici dell’Inps stanno lavorando alacremente, affinché tutti possano beneficiare nel più breve tempo possibile delle somme a cui hanno diritto”. L’obiettivo, dice Conte, è “formalizzare tutti i pagamenti entro il 15 aprile, se possibile anche prima. Vi chiedo di comprendere questo sforzo, la macchina statuale richiede procedimenti complessi, noi stiamo facendo l’impossibile per azzerarli”.