“La vita oltre – Una storia vera di coraggio e rinascita“. È questo il titolo dell’esordio narrativo di Roberto Zanda, il sessantenne ultramaratoneta sardo che nel gennaio scorso, durante la Yukon Arctic Ultra, una corsa di 480 chilometri tra le
Ha ripreso ad allenarsi l’ultramaratoneta cagliaritano Roberto Zanda reduce dall’amputazione degli arti dopo le disavventure della Yukon Arctic Ultra, la supersfida di atletica tra i ghiacci a 50 gradi sotto zero. Qualche esercizio con il braccio sinistro (l’unico che non
«Per gli amici e fans di Roberto che mi scrivono per avere info sulle sue condizioni di salute. Prossimamente vedrete cose straordinarie». A parlare questa volta è la moglie di Roberto Zanda, Giovanna Caria, che racconta l’evolversi della vicenda di
«Roberto è uscito dalla sala operatoria e sta molto bene. Grazie a tutti per il sostegno». Con questo messaggio pubblicato sulla pagina Facebook “Forza Massiccio – Tutta la Sardegna con Roberto Zanda”, gli amici dell’atleta cagliaritano hanno fatto sapere che
Ormai purtroppo non ci sono più dubbi: la mano destra e i piedi di Roberto Zanda saranno amputati. L’ospedale Parini di Aosta, dove “Massiccione” è ricoverato da circa tre settimane, ha fissato l’intervento alle 10 di lunedì 12 marzo, fa
«Devo dire che non sono preoccupato, ho tanta roba da fare e non sono uno che aspetta di solito. Se devono amputare che si faccia, non saranno quattro protesi il problema, ma chi se ne frega». Con queste parole, degne
Roberto Zanda potrebbe essere presto trasferito in un ospedale a Vancouver. L’iroman sardo ricoverato nel nosocomio di Whitehorse a causa del congelamento di mani e piedi durante la Yukon Arctic Ultra rischia l’amputazione dei piedi. Zanda quattro giorni fa si