Le auto del periodo, la cancellata dei parcheggi della stazione: è una città diversa quella che appare in questa vecchia cartolina di 58 anni fa. La vita in una piazza Matteotti d’epoca in una zona che è sempre stata nevralgica
Una bella foto in bianco e nero di piazza Del Carmine. Una Vespa faro basso, l’atmosfera della sera e alcune auto dell’epoca rendono l’immagine ancora più preziosa.
La Cagliari che non c’è più: una bella foto di piazza Galilei all’inizio degli anni Sessanta. Una bella immagine a colori della piazza situata in città nel quartiere di San Benedetto. Pochissime macchine, qualche Vespa, una Lambretta e tanto spazio
La Cagliari che non c’è più: una bella immagine di via Roma in bianco e nero nel 1953. Topolino, Balilla e Vespa faro basso in questa magnifica foto di via Roma. Si notano la Rinascente e gli alberelli messi a
La Cagliari che non c’è più: via Roma in una bella cartolina in bianco e nero del 1953. Una bella immagine della città tanti anni fa: uomini in abito, auto Balilla e Topolino, una Vespa faro basso per una
La Cagliari che non c’è più: una bella immagine di via Dante a colori nel 1964. Vespa, macchine d’epoca, alberi più bassi, niente caschi e doppio senso di circolazione: è una via Dante molto differente da quella odierna.
La Cagliari: una bella cartolina di via Roma nel 1956. Sullo sfondo il palazzo della Rinascente. Macchine, Vespa, Lambretta e manifesti d’epoca in questa bella immagine in bianco e nero. Era ancora possibile parcheggiare a ridosso della piazza Matteotti.
La Cagliari che non c’è più: via Dante, angolo via Cocco Ortu in una foto del 1964. Via Dante non è cambiata tantissimo: se si escludono gli alberi un po’ più bassi, le macchine dell’epoca, Vespa e moto guidate senza
La Cagliari che non c’è più: una foto in bianco e nero di via Pessina nell’estate del 1953. I vecchi palazzi di via Pessina sono già in piedi ma piazzetta Mascia e via Della Pineta sono molto diverse da quelle
All’interno del Carnevale Cagliaritano si è disputata l’ormai tradizionale Vespiglia, che quest’anno era dedicata al grande Gigi Riva. Il gioco della Vespiglia non è altro che un tributo in chiave vespistica della celeberrima Sartiglia, con le seguenti differenze: i giocatori