Lo sapevate? Nel 1793 i francesi bombardarono Cagliari per sottrarla ai Piemontesi. Il 27 gennaio 1793, gli abitanti di Cagliari udirono il frastuono delle bombe: erano i francesi, che arrivarono in città via mare con la flotta guidata dall’ammiraglio Laurent
Nel dicembre 1792 sardi e cagliaritani protagonisti della storia. Dopo avere occupato le isolette di Sant’Antioco e di San Pietro, una flotta francese entrò nelle acque cagliaritane del Golfo degli Angeli: il nostro capoluogo fu sottoposto a un pesantissimo bombardamento.
Sa die de sa Sardigna, come riporta Sardegna Cultura, è la festa del popolo sardo che ricorda i cosiddetti “Vespri Sardi“, cioè l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con il quale si allontanarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano
Il 27 gennaio 1793, gli abitanti di Cagliari udirono il frastuono delle bombe: erano i francesi, che arrivarono in città via mare con la flotta guidata dall’ammiraglio Laurent Truguet, provenienti dall’isola di Sant’Antioco – che avevano occupato – e ancor prima
Sa die de sa Sardigna, come riporta Sardegna Cultura, è la festa del popolo sardo che ricorda i cosiddetti “Vespri Sardi“, cioè l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con il quale si allontanarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano
Il 27 gennaio 1793, gli abitanti di Cagliari udirono il frastuono delle bombe: erano i francesi, che arrivarono in città via mare con la flotta guidata dall’ammiraglio Laurent Truguet, provenienti dall’isola di Sant’Antioco – che avevano occupato – e ancor prima
Stavano per prendere l’aereo che li avrebbe riportati in Francia e nella valigia nascondevano il teschio di un delfino. Un souvenir decisamente particolare quello scelto da due turisti transalpini di circa 30 anni bloccati nella tarda mattinata di oggi all’aeroporto
Non ci sono quartieri romantici o Torre Eiffel, né tanto meno cattedrali gotiche e passeggiate lungo la Senna. Nessuna somiglianza con la città degli innamorati, Quartucciu alla fine del Settecento si meritò questo soprannome (allora dispregiativo) per una questione storica
Sa die de sa Sardigna, come riporta Sardegna Cultura, è la festa del popolo sardo che ricorda i cosiddetti “Vespri Sardi“, cioè l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con il quale si allontanarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano
Non ci sono quartieri romantici o Torre Eiffel, né tanto meno cattedrali gotiche e passeggiate lungo la Senna. Nessuna somiglianza con la città degli innamorati, Quartucciu alla fine del Settecento si meritò questo soprannome (allora dispregiativo) per una questione storica