Attimi di terrore a Monserrato, dove un detenuto in permesso premio – a quanto pare, forse sotto l’effetto di alcol e stupefacenti – ha minacciato la madre e i carabinieri con un coltello. È accaduto ieri, quando l’uomo è rientrato
L’uomo si è sentito male ma il compagno di cella ha appiccato un incendio facendo tardare l’arrivo dei soccorsi. Il detenuto è poi morto in infermeria. A dare la notizia è il segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria, Michele
“Questa mattina, un detenuto, già protagonista di eventi critici in carcere – fa sapere Antonio Cannas, delegato per la Sardegna del SAPPE – ha aggredito due Agenti di Polizia addetti alla sorveglianza, ai quali va tutta la nostra solidarietà. I
Ancora una notte di tensione nell’istituto di Uta, dove un detenuto ha creato letteralmente lo scompiglio. Ha dapprima distrutto l’illuminazione della propria cella, ha raccolto pezzi di neon e gli ha ingeriti con l’intento di essere inviato in ospedale esterno.
Sono stati momenti estremamente concitati e carichi di tensione quelli vissuti dall’Agente in servizio al controllo della sezione a Bancali dove sono allocati i detenuti appartenenti al circuito AS 2 (reati di terrorismo). Un detenuto islamico ha chiesto di uscire
Carcere di Oristano: un detenuto ha sferrato un violento pugno al volto di un Ispettore mentre distribuiva i certificati del medico del lavoro in sezione. La UIL: “Ormai è un fenomeno inarrestabile, una vergogna senza fine, dovrebbero dimettersi il Capo
Carcere di UTA: detenuto distrugge l’infermeria e aggredisce con un pugno al volto un Ispettore che ha cercato di fermarlo. La denuncia arriva dalla UIL: “E’ uno stillicidio macabro di aggressioni ed eventi critici la situazione e’ sempre più drammatica!”.
Carcere di Sassari: agenti sventano un tentativo di evasione di un detenuto in un ospedale cittadino. Momenti di alta tensione nel pronto soccorso. A renderlo noto è il Vice segretario regionale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Salvatore Luccia
«Sicuramente il covid19 non ha aiutato a risolvere positivamente la situazione, ma resta una pagina negativa per il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria che, in una circostanza così delicata e difficile, avrebbe dovuto intervenire subito per consentire a un giovane detenuto
«Non è un carcere, è un lager! Hanno scritto che il detenuto ha aggredito un poliziotto, ma non hanno scritto che 20 guardie hanno massacrato il ragazzo! Il detenuto è mio fratello. Ieri abbiamo avuto un colloquio telefonico con lui,