La Cagliari che non c’è più, una via Roma affollatissima in una bella foto degli anni Cinquanta. Una cartolina a colori della strada principale di Cagliari: nonostante siano passati circa sessant’anni da questa foto, via Roma appare già allora trafficata
La Cagliari che non c’è più: largo Carlo Felice in una bella cartolina degli anni Cinquanta. Ci sono il tram, il traffico (non caotico), il vigile sulla pedana e la Rinascente: è una Cagliari molto diversa da quella di oggi.
La Cagliari che non c’è più: anni Cinquanta, una bella immagine di via Roma in versione notturna. Balilla, Topolino, diverse Vespa in una cartolina notturna della città che appare più pulita e ordinata. I portici e il palazzo della Rinascente
La Cagliari che non c’è più, via Sonnino in un’immagine degli anni Cinquanta: è una città completamente diversa. I palazzi sono molto simili a quelli di oggi ma la strada è a doppio senso e ci sono molte meno
Lo sapevate? Negli anni ’50 a Cagliari si celebrava la Befana del Vigile e i cittadini facevano dei doni a “Sa Pulima” (come venivano chiamati in gergo a Cagliari allora i poliziotti municipali). Quando ancora a regolare il traffico non
La Cagliari che non c’è più: piazza Matteotti in una foto degli anni Cinquanta, aiuole curate e persone a passeggio. Che piazza Matteotti non sia da tempo il salotto buono della città è un dato appurato. Ma lì dove ora
La Cagliari che non c’è più. Il vigile moviere, l’agente municipale che agiva sino agli anni Ottanta su una pedana agli incroci pericolosi. Fine anni Cinquanta, piazza Deffenu, all’incrocio tra via XX Settembre, via Roma, viale Regina Margherita e viale Diaz:
Siamo nel 1951, è il giorno della Festa degli Alberi. In una Cagliari che rinasceva e che cercava di dimenticare gli orrori della guerra, i bambini delle scuole piantano alberi alle pendici di Monteurpinu. Ancora non c’è il Tennis Club,
La Cagliari che non c’è più. Il mercatino di piazza Galilei negli anni Cinquanta: fase di passaggio tra il mercato del Largo e quello di San Benedetto. Quando venne abbattuto il mercato del Largo Carlo felice, prima che i Cagliaritani