Lo sapevate? Perché in Sardegna si dice “Pira cota, pira crua”?
Non ha particolari origini e non significa granché ma piace così tanto da essere uno dei detti più utilizzati in assoluto.
Lo sapevate? Perché in Sardegna si dice “Pira cota, pira crua”?
Non ha particolari origini e non significa granché ma piace così tanto da essere uno dei detti più utilizzati in assoluto.
Nella ricca tavolozza culturale sarda, i “diccius” – i proverbi e modi di dire locali – brillano come piccole gemme di saggezza popolare. Questi gioielli linguistici non sono semplici frasi, ma vere e proprie capsule del tempo che preservano secoli di esperienza e conoscenza.
Come un artigiano che intreccia un cestino di giunchi, la cultura sarda ha tessuto questi detti con abilità poetica, usando rime accattivanti e metafore vivide che trasformano concetti complessi in perle di saggezza immediata. Ogni “dicciu” è come un piccolo racconto che racchiude insegnamenti universali, tramandati di generazione in generazione.
Oggi, passeggiando per le vie acciottolate di Cagliari o attraversando i caratteristici villaggi del Campidano, si può ancora sentire questa antica saggezza echeggiare nelle conversazioni quotidiane. I “diccius” fluiscono naturalmente tra il sardo e l’italiano, creando un affascinante mosaico linguistico che unisce tradizione e modernità.
Particolarmente suggestivi sono i riferimenti al mondo agropastorale, che dipingono un vivido affresco della Sardegna più autentica. Questi detti non sono solo espressioni linguistiche, ma veri e propri ponti che collegano il ricco patrimonio culturale dell’isola al presente, mantenendo viva la memoria delle radici mentre si guarda al futuro.
In un’epoca di rapidi cambiamenti, i “diccius” dimostrano come la saggezza tradizionale possa continuare a illuminare il cammino, offrendo guidance e conforto con la stessa efficacia di secoli fa.
Più che un proverbio saggio un modo di dire, una sorta di canzoncina, una filastrocca da ripetere ogni volta che sta per terminare un incontro tra due o più persone. Un’uscita tra amici, un incontro di lavoro o un semplice appuntamento, in Sardegna, ma soprattutto nel Campidano e nella parte meridionale dell’Isola, veniva e viene chiuso spesso da quest’espressione: Pira cota pira crua, donniùnu a domu sua, pera matura, pera acerba, ognuno a casa propria.
Si usa quindi per accomiatarsi dopo una piacevole serata tra amici protrattasi molto a lungo o, più in generale, dopo un qualsiasi incontro tra persone che abbiano tra loro un rapporto amichevole e confidenziale. Il detto vuole significare di come (bello o brutto, buono o cattivo, bianco o nero, pera cotta o pera cruda) sia arrivato il momento di andare ognuno verso la propria abitazione senza perdere altro tempo, aspettare ulteriori eventi o perdersi in indugi o chiacchiere.
Conosciuta anche con la variante “pezza”, carne, al posto di “pira”, è una frase che spesso si completa col suo contrario: “Pira crua, pira cota, s’intendeus un’atra ota” (o atra borta, secondo la zona) cioè, pera cruda, pera cotta, ci sentiamo un’altra volta.
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