Dal fil di ferro passione e precisione, l’arte di Laura e le sue “Armonie”
Dal fil di ferro cotto oggetti e cornici capaci di raccontare storie di ogni tipo. Ad Assemini Laura Marotta e le sue "Armonie". La storia di chi, di una passione, ha fatto un mestiere di precisione e preparazione.
Oggetti e immagini che raccontano tante storie. Un mondo e una passione, quella del semplice fil di ferro cotto. E le mani esperte della 45enne Laura Marotta a dare vita alle “Armonie”: cornici, fatine e animaletti che dal laboratorio di casa, ad Assemini, vengono spedite ogni giorno in tutta Italia. Un lavoro di pazienza e preparazione, creato su commissione ma anche seguendo il tipico estro dell’artista.
Di mattina il lavoro di OSS. Dal pomeriggio e sino a tarda sera, ecco nascono una dopo l’altra le creazioni artistiche con il fil di ferro cotto. Materiale semplice, sì, ma dietro c’è un lavoro di alta precisione. “Tutto è nato nel 2019, quando dopo avere notato degli esempi di alcune artigiane francesi – spiega Laura dalla sua stanza adibita a laboratorio – ho deciso di cimentarmi anche io”. Sotto con lo studio allora, perché per Marotta è fondamentale non improvvisare e sapere riconoscere i diversi spessori del fil di ferro, da cui creare composizioni diverse. “I competitor, ad esempio, tendono a focalizzarsi su cerimonie wedding. Lo faccio anche io, ma ho deciso di creare delle mie linee, come quella Christmas, oppure fatine e animaletti”. Senza dimenticare, poi, le cornici, arricchite con più componimenti, descrizioni e un messaggio scritto sullo sfondo. “Cerco sempre di rispettare i tempi, dandomi un’ora al massimo per ogni lavoro che faccio. Talvolta impiego anche meno tempo, ma per la Natività, ad esempio, ho impiegato tre ore”. Non mancano poi i lavori curiosi, ma pur sempre regali di gusto e personalizzati. “Ad esempio, per le sue nozze di lana – settimo anniversario di matrimonio – una signora mi ha chiesto due pecorelle, maschio e femmina, con imbottitura e muso e zampe in fil di ferro”.
“Armonie in fil di ferro”, il marchio registrato da Laura nello scorso febbraio. “Si tratta di un nome dato da me, frutto del commento fatto da un signore e messo a sondaggio. ‘Armonie’, perché capaci di trasmettere serenità e tranquillità, anche a me che compongo”.
Un mondo di artigiani che non sembra essere numeroso sia al livello nazionale che regionale. “In Italia siamo meno di dieci, perlomeno quelli che fanno numeri – spiega Laura – e in Sardegna dovrei esserci solamente io. Ma nell’Isola vendo solamente in bassa percentuale, è in Italia che invece faccio fino a cinque spedizioni al giorno”.
Tantissima precisione nella composizione di cornici e cura nella scelta del materiale. Laura infatti sa che questi oggetti possono veicolare storie liete, come matrimoni e battesimi, ma anche delicate, come la perdita di un figlio. “Una mamma mi ha contattato dopo avere persona la sua piccola Laura – spiega – e da questo tragico evento è nata una composizione: una bimba rappresentata alla maniera di angelo, con i genitori che la guardavano dal basso”. Così come la professionalità. “Io lavoro da sola, su commissione o con opere mie. Fondamentale è cogliere le diverse feste, filmarsi mentre si crea e instaturare un rapporto di fiducia con il cliente, seguendo le spedizioni e dando massima disponibilità di risarcimento in caso di imprevisti”, spiega Laura che sui suoi canali social ogni giorno crea una vetrina digitale che incuriosisce in ogni parte d’Italia, sino ad arrivare anche in Europa. “All’inizio è naturale che ci sia diffidenza da parte delle persone. Ora però, soprattutto sotto Natale, il lavoro è davvero tanto”.
Una tecnica che Laura ha affinato nel corso di questi anni. “Ma non mi sento arrivata. Vorrei farmi strada in Italia e in Sardegna”. E chissà se in futuro non possa far nascere in qualcuno la sua passione. “Ho una nipotina di sette anni a cui piacciono molto le mie composizioni. Ma l’artigianato è sempre difficile da trasmettere. Il mio consiglio è sempre quello di trovare la propria strada, crederci, investendo in formazione, e avere pazienza”.
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