Credenze popolari di Sardegna: il terribile mal di pancia inflitto dal diavolo alle giovani spose

Leggende e storie popolari di Sardegna. Quando il maligno inflisse a una fanciulla un terribile mal di pancia, al termine della festa di fidanzamento.
Che gli antichi attribuissero origini diaboliche ai più comuni mali fisici è cosa ormai nota. Allo stesso modo anche le cure fatte recitando lunghe preghiere, tramandate ai nostri nonni e da noi oggi dimenticate.
Di interesse prettamente culturale per la nostra Sardegna è la storia raccontata da Efisio Sanna in “Is Mixinas Antigas”, una raccolta di preghiere e “brebus” che i nostri avi usavano per curarsi da soli.
C’era una volta una ragazza incontentabile che non mancava mai di rifiutare ogni pretendente che bussasse alla sua porta. Un giorno, però, si presentò un giovanotto bellissimo che, incredibilmente, carpisce il cuore della bella: era il diavolo travestito.
Viene fissata la data per la festa di fidanzamento. Quel giorno, tra gli invitati, si presenta anche San Martino, vestito da mendicante, a chiedere alloggio per ripararsi dal temporale. Viene fatto entrare e accomodare nella stanzetta dove l’asino macinava il grano. Subito, si addormenta sopra un giaciglio di paglia ancora umida, bagnata affinché l’asino, mentre girava attorno alla macina, non vi scivolasse.
Finita la festa, lo sposo va via e subito la fanciulla avverte fortissimi dolori al ventre. Inutili sono le cure della madre, preoccupata. Subito, però, San Martino, svegliato dalle urla, chiede di poter intervenire in soccorso della ragazza. Dopo varie titubanze da parte della sposa, viene fatto entrare nella stanza della malata e imponendo le mani sul ventre di questa recita una preghiera.
Non appena San Martino esce dalla stanza della malata, questa subito si alza guarita completamente.

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