518 anni di età, quasi l’età della scoperta dell’America. Sarebbero così tante le “candeline spente” dallo squalo più anziano del mondo.

Un team di ricercatori dell’Università della Florida ha avvistato pochi giorni fa questo esemplare di squalo della Groenlandia nel mar dei Caraibi, al largo del Belize. Un avvistamento insolito visto che questa specie è solita abitare mari ben più freddi.

Tramite uno schema matematico applicato al cristallino e alla cornea degli occhi gli scienziati hanno stabilito la sua straordinaria longevità. Il metodo ha un margine di errore di massimo 120 anni, ciò significa che lo squalo non può avere comunque meno di 400 anni.

“Abbiamo notato una creatura molto lenta – ha commentato il biologo Devanshi Kasana della Florida International University ai media -. Sembrava di trovarsi davanti a qualcosa di preistorico”. Studiando questo pesce lungo 5 metri e mezzo i ricercatori sperano di trovare alcuni segreti della longevità, in particolare la capacità di non sviluppare malattie.

Aimisei nasce col cuore a destra: la bimba di 6 anni ritrova il sorriso in Italia grazie al dottor Vitali Pak e al suo team. Oltre alla malformazione, è stata corretta anche la circolazione sanguigna. All’estero non erano riusciti a risolverle la grave cardiopatia: all’Ospedale del cuore di Massa l’operazione è stata portata a termine con successo: per questo intervento la Società di chirurgia toracica, in una scala di complessità da 1 a 5, ha assegnato il livello 5.

Il team guidato dal dottor Vitali Pak ha messo a segno uno straordinario intervento e un incredibile lavoro di rianimazione e cura post-operatoria. Il cuore di Aimisei aveva un doppio “difetto” congenito: batte a destra e presenta una conformazione anatomica tale da determinare una circolazione sanguigna diversa da quella “normale”: quando è arrivata a Massa aveva già subito all’estero due interventi palliativi, che non avevano consentito la correzione della patologia.

Dopo un intervento lungo 9 ore la circolazione corretta viene ripristinata. Dopo 20 giorni dall’intervento, Aimisei è dimessa e torna alla vita normale, alle coccole dei genitori, ai giochi con la gemellina.