Incredibile avvenimento quello accaduto in Cina: due persone, un uomo di 38 anni e una donna di 55, sono stati arrestati con l’accusa di aver provocato gravi danni alla Grande Muraglia. I due hanno creato un varco abbastanza grande nella Grande Muraglia, allargando una cavità esistente, in modo che il loro escavatore potesse attraversarla, con l’obiettivo di raggiungere più velocemente il loro luogo di lavoro.

Le indagini sono ancora in corso a carico dei due lavoratori edili, individuati nella provincia centrale dello Shanxi. I due – hanno spiegato le autorità – avrebbero causato “danni irreversibili all’integrità della Grande Muraglia Ming e alla sicurezza delle reliquie culturali”.

Situata nella contea di Youyu, la 32/a Grande Muraglia è una sezione della Grande Muraglia Ming ed è classificata come sito storico e culturale protetto a livello provinciale. L’intera Grande Muraglia, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1987, fu costruita e ricostruita ininterrottamente dal 220 a.C. circa fino alla dinastia Ming nel 1600, quando è diventata la struttura militare più grande del mondo. Ora varie parti della struttura si stanno sgretolando o sono scomparse del tutto, soprattutto nelle zone rurali più remote.

La storia dei tre marinai dispersi sull’atollo di Pikelot, nel mezzo del Pacifico, per una intera settimana sembra uscita da un romanzo. Sono stati trovati grazie alla loro abilità nel tracciare la parola “Help” sulla spiaggia con delle foglie di palma.

I tre pescatori sono rimasti bloccati su un isolotto per oltre una settimana, vivendo di noci di cocco e acqua di un pozzo. I loro familiari hanno lanciato l’allarme quando non sono tornati da Pikelot, e l’intervento tempestivo delle autorità di Guam e delle forze militari statunitensi ha giocato un ruolo fondamentale nel ritrovamento e nel salvataggio dei marinai dispersi.

Prima del loro recupero sono stati lanciati diversi pacchi di sopravvivenza e una radio per stabilire un contatto con i naufraghi per assicurarsi che fossero in buone condizioni di salute e per fornire loro ulteriori supporti durante l’attesa del salvataggio.