“O tutti o nessuno”, liceali rinunciano alla gita scolastica per stare vicini alla compagna in sedia a rotelle

La compagna non poteva partecipare alla gita scolastica in Sicilia per motivi organizzativi e i suoi amici hanno deciso di non lasciarla sola.
“Preside, noi preferiamo andare al compleanno. Rinunciamo alla gita. O partiamo tutti, o nessuno”: i ragazzi della IV C del liceo Scientifico Michelangelo di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, hanno bussato alla porta della preside Lucia Cipriano e le hanno detto che per quest’anno avrebbero rinunciato alla gita di cinque giorni in Sicilia. Lo facevano per stare vicini alla loro compagna di classe costretta su una sedia a rotelle. Colpa di un problema organizzativo.
L’agenzia alla quale l’istituto si era rivolto per organizzare il viaggio aveva dovuto spostare all’ultimo momento la data di partenza: pochi giorni. Ma così il periodo della gita sarebbe andato a coincidere con il giorno in cui la loro compagna avrebbe festeggiato i suoi 18 anni. E tra la gita ed il compleanno non hanno avuto dubbi.
“Sono stati eccezionali, hanno deciso tutto da soli. Si sono riuniti, hanno parlato e stabilito che quella era la cosa più giusta da fare”: Lucia Cipriano dice la preside a cui un episodio così non era mai capitato. “È il segnale che il nostro lavoro di educatori sta funzionando, i ragazzi hanno dimostrato uno spiccato senso della maturità. Questo come scuola ci rende orgogliosi”. Ricorda la preside che poco prima delle vacanze di Pasqua le hanno detto “Non vogliamo lasciare sola la nostra compagna. Lei è una di noi. Sono quattro anni che la conosciamo e le vogliamo bene”. La liceale avrebbe fatto parte della comitiva per la Sicilia se la data fosse rimasta quella prevista all’inizio.
In questi anni la sua disabilità non è mai stata un problema, l’integrazione è stata perfetta. “Questa scelta – evidenzia la preside – ha un valore ancora maggiore se si considera che per i ragazzi sarebbe stato il primo viaggio d’istruzione dopo i due anni di stop imposti dalle restrizioni anti Covid. È per questo che segnaleremo l’episodio alla Presidenza della Repubblica, affinché valuti se riconoscere alla IV C il premio che viene attribuito agli alfieri della Repubblica”. Commossa la mamma della liceale: “Sono ragazzi eccezionali, da loro abbiamo tanto da imparare. Non possiamo che dire grazie di cuore”.

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