Il “Partito della Birra” in corsa alle elezioni in Austria, il motto: “Vivi e lascia vivere”

Il fondatore, Marco Pogo, al secolo Dominik Wlazny, si candida alla carica di nuovo presidente della nazione europea.
Questa domenica in Austria si svolgeranno le elezioni.
I cittadini chiamati alle urne, tra i vari movimenti in corsa, troveranno una novità nella scheda: il Partito della birra “Bier Partei”.
Il fondatore, Marco Pogo, al secolo Dominik Wlazny, si candida alla carica di nuovo presidente della nazione europea. Dovrà vedersela con altri sei pretendenti, fra i quali il premier uscente Alexander Van der Bellen, il più accreditato alla vittoria finale.
Il motto del Partito della Birra è chiaro: “Vivi e lascia vivere – tranne i bevitori di Radler – “, visto che si tratta di una birra realizzata con una parte di limonata.
Il movimento, nato nel 2015 come “progetto satirico”, oggi conta migliaia di tesserati. Da sottolineare che nel 2020 nelle elezioni comunali di Vienna una decina di candidati del sodalizio, tra cui lo stesso fondatore, sono diventati consiglieri distrettuali della città.
Il partito si definisce un “movimento birrocratico” e intende istaurate una “birrocrazia”, nella quale il potere deriva dalla birra.
Nel sodalizio è riconosciuta la libertà di opinione, a partire dalla scelta della varietà delle bionde e inoltre viene espressa solidarietà per le “persone con meno talento nel bere” che vanno sostenute.
Non mancano le proposte, con la creazione di una fontana di birra nel centro storico di Vienna e l’abolizione della tassa sulle bevande nei bar e ristoranti.
Il “Partito della Birra” strizza l’occhio anche agli astemi, infatti non è obbligatorio essere un consumatore della bevanda per entrare nel partito o impegnarsi in questo.
Sicuramente in molti in Sardegna, leggendo delle imprese dell’originale partito austriaco penseranno al leggendario quanto chimerico “Partito Podda”….
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