Se non fosse un fatto accaduto realmente sembrerebbe la versione girata in era pandemica del noto film hollywoodiano “The Terminal” con Tom Hanks protagonista. Un uomo di 36 anni ha passato gli ultimi tre mesi della sua vita nascosto nell’aeroporto di Chicago.

Aditya Singh, arrivato a Chicago in transito da Los Angeles, grazie all’utilizzo del badge di un dipendente che era stato smarrito a ottobre, è riuscito a passare inosservato all’interno dello scalo aeroportuale americano.

Smascherato da due dipendenti di una compagnia aerea l’uomo ha confessato di aver usato questo stratagemma perché terrorizzato dal Coronavirus. Così è rimasto tre mesi all’interno dell’Aeroporto. Per lui sono scattate le manette.

Qualcosa di molto particolare è stato scritto su manifesto funebre in provincia di Lecce: per evitare assembramenti, una famiglia ha organizzato il funerale di un familiare morto a 79 anni ricorrendo alla piattaforma di videoconferenze Zoom e dando indicazioni su come partecipare alle esequie con Id e password.

I familiari del defunto di 89 anni non volevano causare affollamenti ma allo stesso tempo desideravano che si potesse dargli un ultimo saluto: la tecnologia è andata loro in soccorso.

Non saranno i soli, in tanti stanno iniziando ad abbracciare soluzioni di tale genere in un momento delicato come quello che stiamo vivendo a livello sanitario.