La senatrice a vita Liliana Segre ha annunciato che sarà a Roma per dare la fiducia al governo Conte. La 90enne senatrice, reduce dai campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale, ha annunciato la sua decisione con una lettera sul Fatto Quotidiano, sottolineando tutta la sua amarezza per una crisi di Governo nata in un momento molto delicato per l’Italia.

«Non partecipo ai lavori del Senato da molti mesi perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano caldamente consigliato di evitare – spiega Liliana Segre -. Contavo di riprendere le mie trasferte a Roma solo una volta vaccinata, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile. Ho deciso di dare la mia fiducia al governo».

«Questa crisi politica improvvisa l’ho trovata del tutto incomprensibile – prosegue la senatrice -. All’inizio pensavo di essere io che, con la mia profonda ingenuità di persona lontana dalle logiche partitiche, non riuscivo a penetrare il mistero. Poi però ho visto che quasi tutti, sia in Italia che all’estero, sono interdetti, increduli, spesso disgustati. Confesso che il sentimento prevalente che mi muove è proprio quello dell’indignazione. Non riesco ad accettare che in un tempo così difficile, in cui milioni di italiani stanno facendo enormi sacrifici e guardano con angoscia al futuro, vi siano esponenti politici che non riescono a fare il piccolo sacrificio di mettere un freno a quello che Guicciardini chiamava il particulare».

Liliana Segre, milanese sopravvissuta ad Auschwitz e preziosa testimone degli orrori della Shoah e simbolo della lotta contro ogni forma di odio, compie oggi 90 anni.

Dopo anni di silenzio in cui non è riuscita a parlare del dolore e delle umiliazioni subite nei campi di concentramento, Liliana Segre ha iniziato a raccontare la sua storia a migliaia di studenti di tutta Italia per mantenere viva la memoria di pagine terribili di storia che non devono essere dimenticate. Assurdamente, a causa delle minacce e degli insulti ricevuti negli ultimi anni sul web, vive sotto scorta.

Il Presidente della Repubblica Mattarella, l’ha nominata senatrice a vita nel 2018, per sottolineare la riconoscenza del popolo italiano nei confronti della sua importante testimonianza contro l’odio e la violenza, che la rende uno straordinario esempio per noi tutti, «per avere illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella le ha telefonato questa mattina, come si apprende dal Quirinale, seguito della presidente di Palazzo Madama Elisabetta Casellati, che alla Segre ha rivolto queste parole: »La memoria è la nostra difesa, la nostra ricchezza, il filo conduttore tra passato e presente. E’ una risorsa preziosa che va nutrita e preservata per costruire le fondamenta di una società solida, inclusiva, tollerante. Una società dove i giovani, ai quali tu ti rivolgi sempre con orgoglio e affetto, sono gli attori principali. Cara Liliana, tu sei stata e sarai sempre una risorsa preziosa del nostro Paese, un modello di riferimento per ciascuno di noi. Il Senato della Repubblica è orgoglioso di averti tra i suoi banchi».