Artigiani sardi. L’arte della lavorazione dell’orbace di Mario Garau
“Bisogna fare un passo indietro per andare avanti più spediti sia culturalmente che economicamente”, dice Mario Garau, artigiano di Samugheo, mentre racconta del suo antico mestiere di tessitore. E indietro, almeno nel tempo, sembra di tornarci, ascoltando le sue parole
“Bisogna fare un passo indietro per andare avanti più spediti sia culturalmente che economicamente”, dice Mario Garau, artigiano di Samugheo, mentre racconta del suo antico mestiere di tessitore.
E indietro, almeno nel tempo, sembra di tornarci, ascoltando le sue parole e percorrendo insieme a lui la strada che dal centro del paese di Tiana, in provincia di Nuoro, porta dopo un cammino di dieci minuti all’unica gualchiera manuale esistente in Italia, un reperto di archeologia industriale. Gualchiera nella quale Garau porta compimento il lavoro iniziato nel suo laboratorio tessile, l’orbace qui viene infeltrito per renderlo più morbido e compatto pronto per essere utilizzato come tessuto dei costumi tradizionali sardi.
Il laboratorio di Mario Garau e Franca Carta nasce nei primi anni ’90, vi si producono non solo l’orbace ma anche altri tessuti come il panno lana e il velluto, seguendo la lavorazione artigianale antica.
Da quanti anni svolge questo lavoro?
Lo svolgo da 33 anni. E’ nato tutto come un hobby, ho imparato piano piano, questa grande passione è poi diventata il mio mestiere. Il lavoro è duro, ma lo faccio volentieri, bisogna lavorare sette giorni su sette, per produrre una giacca di orbace, per esempio, ci vogliono tre giorni di lavorazione ma il tessuto ha dei grandissimi pregi è isolante e non assorbe l’acqua.
Quali sono i passaggi per far sì che la lana diventi il tessuto d’orbace pronto per essere utilizzato?
Prendiamo la lana direttamente dai pastori, la ripuliamo dalle erbacce, procediamo alla cardatura con delle particolari spazzole, questa operazione ci permette di trattenere le fibre più grosse di lana e di eliminare quelle più fini, con le fibre più grosse si prepara l’ordito, la trama si intreccia, ne risulta un tessuto molto rigido, quest’ultimo viene portato in gualchiera per essere ammorbidito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA