Lo sapevate? Il Parco Regionale dell’Appia Antica è uno dei parchi urbani più grandi d’Europa

A Roma il territorio che comprende il Parco Regionale dell’Appia Antica è una delle aree verdi urbane più grandi d’Europa, seconda solo ad un parco spagnolo.
Lo sapevate? Il Parco Regionale dell’Appia Antica è uno dei parchi urbani più grandi d’Europa.
A Roma il territorio che comprende il Parco Regionale dell’Appia Antica è una delle aree verdi urbane più grandi d’Europa, seconda solo ad un parco spagnolo.

Il parco dell’Appia Antica
Nel cuore del Lazio, tra il dinamismo del centro di Roma e la quiete dei Colli Albani, si sviluppa una delle aree verdi più estese e affascinanti d’Europa: il Parco Regionale dell’Appia Antica. Questo vasto polmone verde, che segue il tracciato dell’antica via consolare, rappresenta non solo un’oasi di natura incontaminata immersa nel contesto urbano, ma anche un luogo in cui storia, archeologia e paesaggio si intrecciano in un equilibrio unico. L’Appia Antica, un tempo arteria strategica dell’Impero Romano, oggi si snoda tra suggestivi resti archeologici, tratti di basolato originale e scenari campestri che evocano un passato glorioso. Il parco offre un’esperienza immersiva tra rovine di mausolei, ville patrizie, acquedotti millenari e catacombe sotterranee, il tutto incorniciato da una natura rigogliosa che, con il susseguirsi delle stagioni, regala panorami sempre nuovi. Grazie alla sua estensione, che supera i quattromila ettari, questo spazio rappresenta una delle più grandi aree verdi urbane d’Europa, un patrimonio ambientale e culturale straordinario che continua ad affascinare visitatori, studiosi e appassionati della storia di Roma.
L’area è senza dubbio uno dei residui storici più importanti dell’Agro Romano (il vasto territorio rurale che si estende intorno alle città di Roma) e oltre a Via Appia Antica comprende anche la valle della Caffarella, le aree archeologiche degli Acquedotti, Tor Fiscale, le tombe della via Latina, la Tenuta di Tor Marancia e quella della Farnesiana. Il parco è stato ufficialmente istituito nel 1988 dalla Regione Lazio ma l’idea di realizzare una grande area verde tra il cuore di Roma e i Castelli Romani arriva da lontano.
Un primo timido tentativo risale al periodo napoleonico, salvo poi rimanere solo un pensiero. Intorno alla metà dell’Ottocento arrivano però degli interventi significativi, il pontefice Papa Pio IX avvia infatti la sistemazione archeologica dell’Appia Antica affidando i lavori all’archeologo italiano Luigi Canina. Per il primo vero riconoscimento come area protetta bisogna attendere il 1931 quando in seguito ad una variante al piano regolatore viene istituita intorno ai territori dell’Appia Antica una zona di rispetto a salvaguardia del verde e del valore storico del sito.

Il parco dell’Appia Antica
I problemi non tardano ad arrivare e durante il secondo dopoguerra il “neo-parco” è minacciato dall’abusivismo edilizio (per la ristrutturazione dei casali preesistenti e il successivo insediamento di attività produttive) e da numerosi progetti di costruzione di complessi abitativi e sportivi a poca distanza dai monumenti. L’ondata di cemento viene sventata alla fine degli anni Cinquanta dall’associazione Italia Nostra che avvia una lunga battaglia per la salvaguardia dell’Appia Antica, l’attività di sensibilizzazione dell’organizzazione compatta l’opinione pubblica che con forza chiede la creazione di un vero e proprio parco. Nel 1988 gli sforzi di Italia Nostra vengono ripagati e la regione Lazio istituisce finalmente il Parco Regionale dell’Appia Antica.

Il parco dell’Appia Antica
Oggi questa riserva si estende per 4.580 ettari ed oltre ad essere l’area verde urbana più grande di Roma e uno dei parchi più vasti di tutta Europa. È seconda solo al Serra de Collserola, un parco spagnolo di 11.000 ettari che conserva oltre 1000 tipi di piante e 30 comunità vegetali. Subito dopo il sito dell’Appia antica si piazza il Lee Valley Park, un parco inglese di 4.046,9 ettari che costeggia il corso di un fiume.

© RIPRODUZIONE RISERVATA