Equinozio di Primavera a Roma. Dal mausoleo alla meridiana gli aneddoti meno conosciuti

Quest’anno la Primavera è arrivata il 20 marzo alle 4,07 ora italiana per influenza degli anni bisestili che hanno provocato uno sfasamento tra anno siderale, ossia il periodo in cui la Terra completa una rivoluzione della propria orbita, e il calendario. Durante gli equinozi l'asse di rotazione terrestre si trova perpendicolare alla direzione dei raggi solari e la luce del giorno e quella della notte durano lo stesso numero di ore, infatti il suo nome deriva dal latino aequinoctium che significa "notte uguale" o "equa notte". L’equinozio di Primavera, segna il momento dell’arrivo della bella stagione con giornate sempre più lunghe ed in questo articolo scopriremo insieme racconti e aneddoti ad esso correlati e che riguardano la città di Roma.
Equinozio di Primavera a Roma. Dal mausoleo alla meridiana gli aneddoti meno conosciuti.
Quest’anno la Primavera è arrivata il 20 marzo alle 4,07 ora italiana per influenza degli anni bisestili che hanno provocato uno sfasamento tra anno siderale, ossia il periodo in cui la Terra completa una rivoluzione della propria orbita, e il calendario. Durante gli equinozi l’asse di rotazione terrestre si trova perpendicolare alla direzione dei raggi solari e la luce del giorno e quella della notte durano lo stesso numero di ore, infatti il suo nome deriva dal latino aequinoctium che significa “notte uguale” o “equa notte”. L’equinozio di Primavera, segna il momento dell’arrivo della bella stagione con giornate sempre più lunghe ed in questo articolo scopriremo insieme racconti e aneddoti ad esso correlati e che riguardano la città di Roma.
Sulla via Appia esiste (in corrispondenza di una proprietà privata al civico 187), il Mausoleo o Sepolcro degli Equinozi del II secolo a.c.
È una costruzione sotterranea con un orientamento astronomico tale che, nel giorno dell’equinozio, il Sole penetra, davanti all’ingresso, illuminando il centro dell’ambiente.
A rendere il tutto ancor più suggestivo, ricordiamo che in epoca pagana numerosi erano i riti legati al culto dei defunti ed al risveglio della Natura. La primavera, infatti, sancisce un periodo prezioso per i raccolti, visto il germogliare della vegetazione.
Uno dei culti più significativi dell’equinozio di Primavera dell’antichità è quello di Cibele e Attis.
Cibele, divinità anatolica dell’Asia Minore, adorata come Grande Madre e dea della natura, è associata nella mitologia greca a Rea, dea madre degli dei. È legata al dio Attis, che in diverse versioni del mito si evira in preda ad un atto autopunitivo.
Si narra che durante l’equinozio i sacerdoti addetti all’adorazione della dea Cibele in Frigia, chiamati “Coribanti” organizzavano feste orgiastiche in onore della divinità arrivando, ad evirarsi con pietre appuntite. Catullo descrive i coribanti come eunuchi che utilizzavano vesti femminili.
Nella versione romana Cibele è identificata con la Magna Mater ed un tempo sul colle Palatino di Roma esisteva un tempio a lei dedicato.
L’imperatore Cesare fissò la data della ricorrenza dell’equinozio al 25 marzo, infatti per gli antichi romani poteva cadere il 15, il 24 o il 25 marzo. È solo con l’avvento del calendario gregoriano che si stabilì la data il 21, anche se poi abbiamo visto, come quest’anno, che la data per motivi astronomici può essere soggetta a cambiamenti.
Una delle opere più suggestive a Roma si trova nella Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri, luogo di culto cattolico situato a Piazza della Repubblica, sorto dalla ristrutturazione del frigidarium delle Terme di Diocleziano per mano di Michelangelo.
Sul pavimento costruito da Giuseppe Barberi, vi è la meridiana commissionata da papa Clemente XI a Francesco Bianchini per il Giubileo del 1700. Quest’ultimo si fece aiutare dagli astronomi Giacomo Filippo Maraldi e Gian Domenico Cassini. Fu progettata per verificare la correttezza del calendario gregoriano e stabilire la data della Pasqua in modo coerente. In occasione dell’equinozio è possibile vedere la luce solare entrare da un foro della parete meridionale della chiesa a circa venti metri di distanza dal pavimento e arrivare esattamente in un punto a metà tra la minima e la massima altezza del sole.
Questa meridiana fu l’orologio solare di Roma fino al 1846, anno in cui fu sostituito dal cannone del Gianicolo per indicare mezzogiorno.
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1) Wikibob, wikipedia
2) NikonZ7II, wikipedia

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