Società segrete a Roma. L’Ordine dei Rosacroce
Spesso avvolte nel mistero e oggetto di storie e leggende, queste società e gruppi, a vario titolo, hanno avuto un importante ruolo sulla vita culturale, politica e religiosa di Roma.
Società segrete a Roma. L’Ordine dei Rosacroce.
Spesso avvolte nel mistero e oggetto di storie e leggende, queste società e gruppi, a vario titolo, hanno avuto un importante ruolo sulla vita culturale, politica e religiosa di Roma.
Roma, come sede della Chiesa cattolica, ha sempre avuto un rapporto complesso con le società segrete. Avevamo già dedicato un articolo sulle Massonerie, oggi parleremo del leggendario ordine segreto dei Rosacroce che mescola elementi di alchimia, misticismo, esoterismo e filosofia.
Ricordiamo a tal proposito anche l’articolo sulla Porta Magica o Alchemica a Piazza Vittorio del 1680 attribuita da alcuni alla Confraternita dei Rosacroce.
Vengono menzionati per la prima volta nel XVII secolo in Germania, sono considerati successori dei Cavalieri del Graal e dei Templari, ma esistono dubbi sulla loro effettiva esistenza. Nonostante questo, dal XVII secolo fino ai tempi moderni, diverse associazioni di stampo esoterico hanno rivendicato la loro derivazione da quest’ordine mistico i cui membri sono denominati “rosacrociani”.
Il simbolo associato all’ordine è quello di una croce con al centro una rosa rossa, ma sono stati trovati anche altri significanti segnici come il pellicano ed il giglio.
Secondo la leggenda l’ordine nacque nel 1407 in Germania per opera del pellegrino tedesco Christian Rosenkreuz, di ritorno da Damasco e Terra santa dove studiò pratiche esoteriche.
I Rosacroce, pur non essendo apertamente anticlericali, proponevano una visione spirituale che combinava cristianesimo esoterico e tradizioni mistiche orientali, spesso in contrasto con l’ortodossia religiosa del tempo.
Alcuni studiosi ritengono che figure influenti come Marsilio Ficino e Giovanni Pico della Mirandola, pur non essendo formalmente Rosacroce, fossero in contatto con idee vicine a quelle dell’ordine.
Lo stesso è stato vociferato per il Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino così come per altri aristocratici o intellettuali italiani è stato detto che fossero interessati o addirittura affiliati alla confraternita. Anche se queste teorie sono spesso difficili da verificare, esse mostrano quanto l’influenza dei Rosacroce fosse percepita in vari ambienti della società romana.
L’artista performativo Vettor Pisani è noto per il suo lavoro concettuale, che ha esplorato temi come l’occulto, l’alchimia, la filosofia, la mitologia e il simbolismo. Le sue opere si caratterizzano per una notevole complessità teorica e per l’uso di riferimenti culturali e storici, tra cui l’Ordine dei Rosacroce.
Oggi diversi gruppi e organizzazioni che si richiamano all’eredità rosacrociana sono presenti a Roma. Uno dei più noti è l’Antico e Mistico Ordine della Rosa-Croce (AMORC), che promuove la conoscenza esoterica e spirituale in linea con i principi originali del movimento, offrendo conferenze, seminari e pubblicazioni.
Tra gli obiettivi, vi è quello di diffondere le arti, le scienze e un umanesimo sotto l’influsso della più elevata spiritualità, al fine di guidare l’umanità verso la completa realizzazione di sé.
foto: Wikipedia Commons
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