Etica nell’antica Roma, che caratteristiche aveva un cittadino modello all’epoca

La società romana era fondata su una ferrea struttura etica. In questo articolo esploreremo i principi cardine che regolavano le interazioni umane dello storico impero.
L’Antica Roma è stata una delle civiltà più importanti nella storia dell’umanità, e il suo dominio si è protratto per secoli, modellando la cultura, la politica e i valori dell’epoca. La società romana era fondata su una ferrea struttura etica, basata su principi morali che hanno guidato il comportamento dei cittadini romani e contribuito alla sua grandezza.
In questo articolo esploreremo i principi cardine che regolavano le interazioni umane dello storico impero. Valori che sulla carta erano inoppugnabili, che trovavano sintesi nell’espressione ne il cosiddetto “Mos maiorum” che significa letteralmente “usanza, costume degli antenati”.
Secondo Treccani i “mores” nel diritto romano, erano antiche consuetudini, di matrice per lo più rituale, che regolavano ogni aspetto della vita cittadina, tanto sul piano religioso quanto su quello profano.
Ovviamente come in tutti gli impianti organizzativi non mancavano contraddizioni, spesso una “doppia morale, tra vita pubblica e privata.
Virtù (Virtus)
I Romani credevano fortemente che l’eccellenza morale fosse essenziale per una società stabile e prospera. La parola “virtus” in latino indicava la forza, il coraggio, l’onestà e l’integrità.
Pietas
La “pietas” rappresentava il rispetto e la devozione verso gli dèi e la patria. I Romani credevano che il benessere dell’individuo e della società dipendesse dall’adempimento dei propri doveri religiosi. La pietas implicava anche l’amore e il rispetto per la famiglia e gli antenati, enfatizzando la sacralità dei legami familiari.
Gravitas
La “gravitas” indicava serietà, dignità e autorevolezza. I cittadini romani erano incoraggiati a comportarsi con compostezza e a mantenere la calma anche di fronte alle avversità. La gravitas era considerata una caratteristica essenziale dei leader e degli uomini di stato.
Fides
La “fides” rappresentava la fiducia e la fedeltà, sia nelle relazioni personali che nelle interazioni politiche e commerciali. I Romani credevano che mantenere la parola data fosse fondamentale per la coesione sociale e la stabilità dell’impero. La mancanza di fides era vista come una grave offesa e poteva portare alla perdita di reputazione e rispetto.
Ius Civile – Giustizia e Diritto Romano
L’etica romana era strettamente legata al sistema giuridico. Il “ius civile” (diritto romano) era considerato uno dei principali pilastri dell’etica romana, poiché forniva una struttura giuridica per risolvere i conflitti e preservare l’ordine sociale. La giustizia era vista come un dovere fondamentale dei magistrati e dei governanti.
Humanitas
A questi principi si accompagnava la consapevole “Maiestas” ossia la sensazione di superiorità di appartenenza a un popolo civile.
Nonostante il declino dell’Impero Romano, il suo retaggio morale continua a influenzare comportamenti ed atteggiamenti.
Convenzioni e convinzioni che sono state a più riprese riappropriati da movimenti discutibili, spesso in modo strumentale, decontestualizzandone processi ed intenzioni.

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