Roma, una signora di 110 anni fa causa alle Poste

Roma, una signora di 110 anni fa causa alle Poste. Anna, a 110 anni, sta intraprendendo una battaglia legale contro le Poste per ottenere ciò che ritiene sia suo: un buono fruttifero da 25 milioni di lire scoperto recentemente nella
Roma, una signora di 110 anni fa causa alle Poste.
Anna, a 110 anni, sta intraprendendo una battaglia legale contro le Poste per ottenere ciò che ritiene sia suo: un buono fruttifero da 25 milioni di lire scoperto recentemente nella sua casa di famiglia.
Nonostante le Poste siano convinte che il buono sia prescritto, Anna non si arrende e si è rivolta all’Associazione Giustitalia per ottenere giustizia.
Il buono, emesso nel 1987, ora varrebbe 195.000 euro, secondo un calcolo degli interessi fatto dall’associazione. Poste italiane, però, hanno effettuato un calcolo “al ribasso” ammontante a poco più di 110.000 euro, sostenendo che il titolo di credito sia prescritto.
Tuttavia, Giustitalia sostiene che il buono non sia affatto prescritto e che il diritto di Anna a rivendicarlo sia ancora valido. L’associazione ha anche evidenziato che il valore di rimborso dovrebbe essere molto più alto di quanto proposto da Poste italiane, basandosi sui tassi di interesse stampati sul retro del buono.
Infatti, secondo Giustitalia, l’applicazione della ritenuta fiscale dovrebbe avvenire solo al momento del ritiro del montante, e non durante la durata del buono. Questo significa che l’anticipazione dell’applicazione dell’imposta è illegittima.
Anna ha quindi deciso di presentare un ricorso per decreto ingiuntivo davanti al Giudice di Pace di Roma, chiedendo un rimborso di 195.000 euro.

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