Lo sapevate? Sotto il Colosseo ci sono vorticosi labirinti
Un fitto sistema di passaggi sotterranei caratterizza l'Anfiteatro Flavio, conosciuto come Colosseo, uno dei monumenti più famosi ed iconici del mondo. Noto per la grandiosa struttura esterna, questi ipogei hanno una storia altrettanto suggestiva
Un fitto sistema di passaggi sotterranei caratterizza l’Anfiteatro Flavio, conosciuto come Colosseo, uno dei monumenti più famosi ed iconici del mondo. Noto per la grandiosa struttura esterna, questi ipogei hanno una storia altrettanto suggestiva.
Con ipogeo, in greco hypógheios, ci si riferisce ad una costruzione nel sottosuolo di valore storico ed antropologico, e può essere sia il frutto della creazione dell’uomo che generata dal riadattamento di cavità naturali.
In questo caso la rete complessa di corridoi e stanze che si trovava sotto l’arena furono costruiti interamente dai romani durante il regno dell’imperatore Domiziano verso la fine del I secolo d.C. Spesso era utilizzata come una sorta di “backstage” per gli spettacoli che si tenevano nello stadio.
La struttura si estendeva per oltre 15 mila metri quadri di superficie ed era composta da due livelli principali che contenevano celle, gabbie, magazzini. Nelle prigioni venivano posizionati gli animali selvatici ed i gladiatori prima dei combattimenti. Tortuosi meccanismi consentivano di sollevare fiere e combattenti mediante montacarichi ed un articolato apparato di argani, per posizionarli direttamente nell’arena attraverso botole che si aprivano a sorpresa. Questo permetteva apparizioni inaspettate che stupivano il pubblico.
Il criptoportico è tornato ad essere visitabile dal 2021 dopo un intenso programma di restauro e scavi archeologici che ha visto impegnati più di 80 tecnici come fisici, architetti ed ingegneri. Negli anni i sotterranei subirono numerosi danni a causa di terremoti, depredazioni e stato di abbandono. Fortunatamente oggi sono aperti al pubblico in alcuni periodi dell’anno e questo offre ai visitatori l’occasione di esplorare questa sorprendente parte della storia antica. Un luogo multiforme ed elaborato fatto non solo di sistemi di sollevamento ma anche tecniche di ingegneria tra cui il ricercato impianto idrico in grado di smaltire il sangue, gli escrementi ed i rifiuti. Ovviamente ci si può recare esclusivamente se accompagnati da una guida autorizzata che può condurre le persone tra labirinti e tunnel.
Ci immaginiamo cosa significasse essere un gladiatore pieno di adrenalina nell’80d.c. nel momento in cui attraversava questi spazi angusti con all’esterno 50.000 spettatori che attendevano gridando famelici dentro quello che è il simbolo della magnificenza di Roma in tutto il mondo: il più grande anfiteatro mai costruito voluto dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano
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