Sapete quali e quanti sono i ponti fantasma di Roma?
In questo articolo parleremo di quei ponti che non esistono più perché demoliti o scomparsi
Nella storia di Roma numerosi sono i ponti soprannominati “spettro” o “fantasma”. Abbiamo già parlato del ponte Michelangelo, che non è stato mai eretto dal genio del Rinascimento omonimo e che doveva partire da palazzo Farnese a via Giulia e giungere fino ai giardini della Farnesina.
In questo articolo parleremo di quei ponti che non esistono più perché demoliti o scomparsi.
Uno di questi è il Ponte di Agrippa, un tempo completamente di legno, sostituito oggi da Ponte Sisto, che univa l’attuale piazza S. Vincenzo Pallotti a piazza Trilussa in Trastevere.
Un altro ponte che non c’è più è il ponte dei Fiorentini, che collegava via Giulia con via della Lungara, costruito intorno al 1850 e poi purtroppo demolito per necessità di ferro per necessità belliche durante il fascismo.
Del Ponte Neroniano, uno dei più antichi in quanto costruito verso il 41 d.c. da Caligola, ne rimangono solo pochi suggestivi resti, ancora visibili quando il Tevere è in secca dall’attuale ponte Vittorio Emanuele, che collega piazza Pasquale Paoli, nel rione Ponte, al lungotevere Vaticano.
Storie interessanti sono quelle del medioevale Ponte Mammolo, all’altezza della contemporanea via degli Alberini. Da questa struttura prese il nome il ventinovesimo quartiere di Roma. Si narra che fu fatto saltare nel 1849 dai francesi o forse dallo stesso Giuseppe Garibaldi durante l’assedio della Repubblica Romana e vi si racconta che fu attraversato da Annibale, papa Innocenzo III e fu teatro dell’incontro tra Enrico V e il papa Pasquale II.
Un altro ponte che invece è stato sostituito è il Ponte di Ripetta, dove vi è ora il ponte Cavour.
“Fu teatro di un famoso femminicidio nel 1890. Un certo Augusto Formilli, invaghitosi di una ventenne, gettò la moglie Rosa Angeloni che non voleva concedergli il divorzio dal ponte e vi morì annegata” ci racconta Federico Fazzini, appassionato di aneddoti romani.
E come finì?
“Fu condannato a trent’anni, ma rischiò all’epoca il linciaggio dal popolo” afferma.
Inevitabile pensare ad una storia altrettanto triste avvenuta nel 2012 con la morte del piccolo Claudio, un bambino di appena due anni, ucciso per mano del padre che lo gettò da Ponte Mazzini. Quest’ultimo unisce il lungotevere dei Sangallo al lungotevere della Farnesina, nei Rioni Regola e Trastevere. Il piccolo Claudio è ricordato dai romani “l’angelo di ponte Mazzini” ed è a lui dedicato un parco giochi in piazza san Cosimato a Trastevere.
Si attendono intanto nuove dalle lavorazioni del ponte dell’industria, oggetto di un incendio nel 2021 ed attualmente in ristrutturazione. La promessa fatta è che dovrebbe tornare ad essere agibile e praticabile nel settembre del 2024, sperando che non diventi esso stesso un nuovo ponte fantasma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ostia, riqualificati gli spazi esterni dell’Istituto Giuliano da Sangallo

Grazie a una sinergia tra Roma Capitale, Municipio X, Save the Children e al sostegno di Ferrari, la scuola di Ostia Ponente può ora contare su cortili trasformati in giardini didattici, aule verdi pensate per l’apprendimento all’aperto e spazi che invitano alla socialità.
Ostia, riqualificati gli spazi esterni dell’Istituto Giuliano da Sangallo.
Inaugurati gli spazi esterni dell’Istituto Comprensivo Giuliano da Sangallo completamente rinnovati.
Grazie a una sinergia tra Roma Capitale, Municipio X, Save the Children e al sostegno di Ferrari, la scuola di Ostia Ponente può ora contare su cortili trasformati in giardini didattici, aule verdi pensate per l’apprendimento all’aperto e spazi che invitano alla socialità.
“Quello che è stato realizzato qui ha un grande valore. È la concretizzazione dell’idea della bellezza come diritto e come strumento educativo. Una bellezza che insegna, che allena lo sguardo alla cura, che rende possibile immaginare futuri diversi. Un diritto non riservato solo al centro storico di una città, ma garantito in ogni quartiere, in ogni periferia. Qui c’è l’esempio di una scuola che sconfina fuori dalle aule e di una comunità educante che concorre alla qualità dell’educazione. Grazie di cuore a Save the Children e Ferrari, insieme a tutti gli attori di questo prezioso risultato” ha affermato Claudia Pratelli Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro.
“La riqualificazione degli spazi esterni dell’Istituto Comprensivo Giuliano da Sangallo a Ostia è uno degli esempi migliori di come i grandi eventi cambiano e sviluppano concretamente la nostra città. Abbiamo lavorato tanto con Ferrari affinché si arrivasse a questo obiettivo: la raccolta di 1,5 milioni di euro, in occasione dell’evento Cavalcade 2023 a Roma, è un grande risultato. La collaborazione con Save The Children, inoltre, impreziosisce questa legacy che migliorerà la vita e la socialità di tanti bambini, insegnanti e famiglie, coinvolte in questi mesi nella progettazione di questi nuovi spazi. È un regalo concreto per un’intera comunità, una testimonianza diretta dell’importanza dei grandi eventi che da 4 anni abbiamo voluto valorizzare e che hanno fatto ripartire Roma” ha detto Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda.
L’intervento si inserisce all’interno del programma “Qui, un quartiere per crescere” ed ha visto due fasi di sviluppo: Lo Spazio che vorrei e lo Spazio ritrovato. Un percorso partecipativo che ha coinvolto bambini e ragazzi nella progettazione degli spazi, che sono stati riqualificati proprio sulla base delle loro idee e desideri, con l’obiettivo di restituire alla comunità scolastica un luogo sicuro, sostenibile e inclusivo, favorendo il diritto all’educazione e all’ambiente
Il progetto, formalizzato con il Protocollo d’Intesa tra Roma Capitale, Municipio X e Save the Children, rientra nelle azioni di innovazione sociale avviate dal 2023 ed è in linea con l’accordo di collaborazione sottoscritto fra Save The Children e Roma Capitale nel luglio scorso per la realizzazione di interventi educativi e sociali integrati nei contesti di maggiore fragilità e la valorizzazione delle scuole come spazi di comunità.
Le attività di rigenerazione degli spazi hanno già coinvolto 2916 tra bambini e adolescenti e 350 adulti, ma grazie al sostegno di Ferrari sono state realizzate altre iniziative complementari sul territorio come “Lo Spazio che Vorrei e Lo Spazio Ritrovato” che ha coinvolto 1229 minori. Ad esempio, quelle del Comitato Permanente Giovani, che promuove il protagonismo delle ragazze e dei ragazzi e valorizza le potenzialità di ciascuno in maniera inclusiva, al quale hanno partecipato 559 tra ragazze e ragazzi. Inoltre, lo Spazio Futuro, dedicato ai giovani tra i 16 e i 25 anni, ha accolto 326 di loro e il programma L.E.A.R.N. , che ha sostenuto 802 minori con percorsi di outdoor education e supporto allo studio.

Istituto Giuliano da Sangallo
L’evento nella sede dell’Istituto ha visto la partecipazione anche di Benedetto Vigna, Amministratore Delegato di Ferrari; Daniela Fatarella Direttrice Generale di Save the Children; Mario Falconi, Presidente del Municipio X; Andrea Morelli, Assessore alla Scuola e alle Politiche Giovanili del Municipio X; oltre alla Dirigente scolastica Rejana Martelli, docenti, studenti e genitori, oltre ai partner progettuali Cheiron e Studio OSA.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

