Addio a un’icona delle notti romane: Dolce Maniera chiude i battenti
Dopo quattro decenni di attività il cornettaro più famoso della Capitale ha chiuso i battenti. Da quando ha aperto negli anni Ottanta fino ad oggi, Dolce Maniera è stata una tappa irrinunciabile per i romani e i visitatori in cerca di un boccone notturno, che fosse dopo una lunga notte in discoteca o una passeggiata serale per le strade della città eterna.
Addio a un’icona delle notti romane: Dolce Maniera chiude i battenti.
Dopo quattro decenni di attività il cornettaro più famoso della Capitale ha chiuso i battenti.
La decisione è stata dettata dalla scadenza del contratto di locazione, e purtroppo, i gestori si aspettavano di avere più tempo. Da quando ha aperto negli anni Ottanta fino ad oggi, Dolce Maniera è stata una tappa irrinunciabile per i romani e i visitatori in cerca di un boccone notturno, che fosse dopo una lunga notte in discoteca o una passeggiata serale per le strade della città eterna. Il “cornettaro” più celebre delle notti romane ha abbassato definitivamente la serranda del suo locale, che per tutti questi anni è stato un punto di riferimento prezioso. La sua unica sede, situata in via Barletta, nel quartiere Prati, a pochi passi dal Vaticano, ha chiuso i battenti per sempre.
«Pensavamo di avere più tempo, scusate per il poco preavviso». Con un messaggio apparso giovedì sulla pagina Facebook, lo storico locale “Dolce Maniera” ha annunciato la chiusura dell’attività, causa «fine locazione».
«Ci scusiamo per il poco preavviso, anche noi pensavamo di avere più tempo – si legge sulla pagina Facebook di Dolce Maniera – ma con il cuore pesante vi comunichiamo che dopo 40 anni di attività la nostra attività chiude causa fine locazione.
Questo è un passo difficile, non solo per noi che abbiamo sempre lavorato con amore ma anche per voi che in tutti questi anni siete stati fedelissimi».
«Vi ringraziamo – si legge – di averci fatto entrare nelle vostre case, festeggiare i vostri cari, fatto crescere i vostri figli dal battesimo alla laurea, ne siamo onorati. Per ora ci separiamo, ma abbiamo intenzione di tornare».
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