A Roma la metro non va avanti: ma è proprio colpa dei reperti archeologici?
A Roma dovunque scavi trovi qualcosa. Ma è così vero? E soprattutto, ai romani importa ancora così tanto dei reperti archeologici? Diteci la vostra!
A Roma la metro non va avanti: ma è proprio colpa dei reperti archeologici?
A Roma dovunque scavi trovi qualcosa. Ma è così vero? E soprattutto, ai romani importa ancora così tanto dei reperti archeologici? Diteci la vostra!
Dunque…domanda difficile. Difficile non perché sia complicata la domanda, ma perché non esiste una sola risposta. La verità sta nel mezzo, ed è una centralità che non a tutti piace. Soprattutto, perché la viabilità sotterranea di Roma scontenta tutti, è succube di ritardi quotidiani e viene interrotta durante ogni alluvione, vuoi per danneggiamento delle infrastrutture, vuoi per il troncamento di cavi. In linea generale è un dato che non stupisce neanche più: spostarsi a Roma è un gran casino, possiamo dirlo senza mezzi termini. Eppure il potenziale per fare una metropolitana bellissima c’è tutto. Ma allora perché le linee della metropolitana di Roma sono ferme da trent’anni e il servizio è così scadente?
Vogliamo davvero dare la colpa ai ritrovi archeologici? La famosa frase “a Roma ovunque scavi trovi qualcosa” è vera fino a un certo punto. Informandoci un po’ qua e là fra le nostre conoscenze romane, abbiamo cercato di venire a capo di questo dilemma storico. Quand’anche fosse che scavando sotto terra trovassimo reperti dell’antica Roma, dalle anfore alle targhe, dai mezzi busti fino ai sandali dell’imperatore Cesare…ai romani interessa davvero così tanto? La risposta è un secco “no”.
Ora, potranno anche inorridire gli studiosi, gli archeologi e gli scienziati, ma ne hanno le tasche piene tutti i romani che sono costretti a viaggiare in metropolitana con un servizio che s’interrompe ogni due giorni. Forse dietro quel “basta scavare e trovi qualcosa” si nasconde una frase ormai di circostanza che, pur avendo delle radici di profonda verità, non interessa poi molto al pubblico pendolare. Lo sappiamo tutti benissimo quanto Roma sia ricca di storia e archeologia, ma è davvero necessario rifilarci la solita scusa da più di trent’anni? Non è forse il caso di iniziare ad ammettere che ai cittadini preferiscono spostarsi comodamente che avere un’altra scultura dentro un museo e che i ritardi della metro di Roma non derivano dagli scavi archeologici ma dalla lentezza di un sistema ormai obsoleto e raffazzonato? Se le cattive decisioni di politica urbanistica degli ultimi decenni si fossero interessati un po’ di più ai propri cittadini oggi il servizio metropolitano sarebbe in grado di sostenere l’enorme afflusso di persone e il servizio in sé si difenderebbe meglio rispetto a quello di altre grandi città italiane.
Forse non è il caso di gettare ulteriore benzina su un fuoco che già brucia da tempo, ma qualcuno deve pur dirvi che anche grigia e ipermoderna Londra è pieno di reperti sottoterra, e la metropolitana la fanno lo stesso. E non è per patriottismo o perché ci stanno antipatici gli inglesi, ma Roma è molto più bella di Londra e lo rimarrà per sempre… è solo più scomoda e arretrata. Però, il più grande progetto europeo di ingegneria e il più grande scavo archeologico per dimensione è stato fatto a Londra, non a Roma. Ebbene, succede anche a Londra che si trovano reperti ogni dieci metri, con la differenza che non si ferma tutto ma i lavori vanno avanti, col dovuto riguardo per i reperti. Quindi, quando vi parlano delle complessità archeologiche di Roma per scusare il ritardo nella costruzione della metropolitana…vi stanno prendendo per il naso, per non dire altro. Qualcuno potrà obiettare che “Roma era più antica e importante”, ed è vero: ma se viene rinvenuto un cimitero medievale sottoterra a Londra forse è meno interessante, dal punto di vista scientifico, di una villa romana? A voi le conclusioni. E non arrabbiatevi perché vi abbiamo detto una verità che non vi piace.
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