Scienza, sostantivo femminile – Roma rende omaggio alle donne del progresso scientifico
È Mauro Orrico il responsabile del progetto “Scienza, sostantivo femminile”, vincitore dell’Avviso Pubblico “Eureka! Roma 2020-2021-2022” che nella Capitale celebra le donne che hanno contribuito allo sviluppo scientifico nella Storia.
Scienza, sostantivo femminile – Roma rende omaggio alle donne del progresso scientifico.
Articolo di Rita Chessa.
È Mauro Orrico il responsabile del progetto “Scienza, sostantivo femminile”, vincitore dell’Avviso Pubblico “Eureka! Roma 2020-2021-2022” che nella Capitale celebra le donne che hanno contribuito allo sviluppo scientifico nella Storia.
Per secoli la condizione femminile è stata costellata da emarginazione e limitazioni. Dopo secoli, attraverso la consapevolezza del “gender gap” e le lotte femministe, molto è cambiato ma ancora tantissimo c’è da costruire.
“Scienza, sostantivo femminile” è un percorso triennale iniziato nel 2020 con le protagoniste italiane dal ‘900 ad oggi, proseguito nel 2021 con le scienziate dall’Età Antica all’Ottocento ed ora nel 2022 approfondisce le figure femminili vincitrici del premio Nobel per le materie scientifiche Medicina, Chimica e Fisica tra cui Marie Curie, l’unica Donna a ricevere due Premi Nobel, Gerty Cori, Premio Nobel per la Medicina per le scoperte sul metabolismo dei glucidi; Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina per la scoperta del fattore di crescita nervoso; Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, le ultime due scienziate a ricevere il Premio Nobel per la Chimica per lo sviluppo di un metodo di genome editing.
Realizzato con il contributo di Roma Capitale, in collaborazione con Siae, prevede una serie di iniziative tra cui una mostra, laboratori didattici ed incontri.
La mostra, visitabile fino al 14 maggio presso Largo Venue in via Biordo Michelotti 2, (tel. 3911319323) illustra Storie di donne, celebri o ancora poco note al grande pubblico, che hanno svolto un ruolo importante nelle Scienze, cercando di contribuire al superamento dei pregiudizi nella pratica scientifica, che l’immaginario collettivo delinea ancora come prettamente maschile.
La dottoressa Giovanna De Simone, post-doc presso il Laboratorio di Biochimica del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma è autrice dei testi e curatrice della sezione mostra che approfondisce, con pannelli, oggetti storici e scientifici e contributi video, le storie e le scoperte scientifiche delle 22 Donne vincitrici del Premio Nobel nelle discipline scientifiche.
I laboratori, rivolti ad adulti e studenti delle scuole secondarie sono tenuti dai docenti Jacopo Albanesi, Arianna Iannella e Roberta Toti e riguardano l’estrazione del DNA dai kiwi, le miscele omogenee ed eterogenee e la fermentazione alcoolica.
Ospiti degli incontri la scrittrice ed astronoma Licia Troisi, la ricercatrice Roberta Russo, l’attrice e musicista Beatrice Rigillo, la storica dell’arte Anna Gorchakovskaya, la UI e Iteraction designer Gaia Zuccaro, insieme ad Antonella Sciarra, Julian Toso, Elisabetta Di Minico, Francesca Torre ed Emiliana Pinna.
Il luogo di svolgimento delle iniziative è Largo Venue, isola di riqualificazione urbana, spazio polifunzionale dedicato all’intrattenimento culturale a Roma a due passi da San Lorenzo e dal Pigneto.
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