Una delle più gravi tragedie minerarie della storia si verificò l’8 agosto 1956, nella miniera di carbone di Bois du Cazier (appena fuori la cittadina belga di Marcinelle) dove si sviluppò un incendio che causò una strage. 262 minatori morirono, per
Il 2 agosto 1980, in una calda e afosa mattinata estiva, alle ore 10.25 nella stazione centrale di Bologna scoppia una bomba. Sarà l’attentato più sanguinoso registrato in Italia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi. Le vittime furono
Una strage con centinaia di galline, pecore, mucche e cavalli morti tra le fiamme degli incendi che hanno devastato 20mila ettari di boschi, uliveti e pascoli della Sardegna in provincia di Oristano dove è scattata la solidarietà con la consegna
22 luglio 2011: il giorno delle stragi al campo estivo di Utoya e Oslo nelle quali persero la vita rispettivamente 69 giovani tra i 14 e i 20 anni e 8 persone. Prima un’autobomba in pieno centro poi una sparatoria contro
Emanuela Loi: medaglia d’oro al valor militare per aver assolto al proprio compito con grande coraggio e dedizione al dovere, consapevole dei gravi rischi cui si esponeva. Era domenica 19 luglio del 1992 quando, alle 16,58, in via D’Amelio a
Articolo di Mario Fadda. Il 19 luglio 1992 è per tutti i sardi la data iconica in cui l’ideale di libertà è immolato tra i roghi dell’ordigno di via D’Amelio a Palermo, quello di Emanuela Loi, ventenne di Sestu, prima
Mercoledì 12 e parte di giovedì 13 luglio 1911 il paese di Itri,in provincia di Latina, nel Lazio, si macchiò del sangue di tanti operai sardi che lì vivevano e lavoravano onestamente. La loro “colpa” fu quella di essersi ribellati al pagamento del
Il volo DC-9 dell’Itavia decollato da Bologna alle 20:02 del 27 giugno 1980, diretto a Palermo, si inabissò nelle acque del Mar Tirreno durante il viaggio. L’ultimo contatto radio avvenne con la torre di controllo dell’aeroporto di Ciampino 35 minuti dopo la partenza.
Strage di Capaci, 23 maggio 1992. Sono passati 27 anni dall’attentato ricordato con il nome di “Strage di Capaci”, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e
Era una fredda giornata come tante nel piccolo paese di Jerzu che, arrampicato sulle montagne, vedeva passare i giorni con la solita pace e le solite tribolazioni: il lavoro, i campi, la famiglia. Nessuno si sarebbe immaginato che quel giorno,