Il fatto non sussiste: Renato Macciotta – il curatore fallimentare di SharDna imputato, insieme ad altre dieci persone, nel procedimento per la sparizione delle provette dai laboratori di Perdasdefogu ritrovate poi al San Giovanni di Dio cagliaritano – è stato
27mila le provette con il Dna degli ogliastrini trafugate dai laboratori Genos di Perdasdefogu scomparse nel 2016 e ritrovate al cagliaritano San Giovanni di Dio qualche mese dopo: gli imputati sono comparsi stamattina di fronte al Gup del Tribunale di
Ieri la prima udienza davanti al Gup di Lanusei per i 13 indagati nell’inchiesta sulla sparizione delle provette contenenti il Dna degli ogliastrini, usato per studiare una delle popolazioni più longeve del mondo, rubate nel 2016 dal parco Genos di
Caso Shardna ad una clamorosa svolta: proroga delle indagini e 17 avvisi di garanzia per la sparizione delle provette della biobanca di Perdasdefogu. L’attività investigativa della Procura della Repubblica di Lanusei, partita dopo la segnalazione di una dipendente del laboratorio