Del 1968 in Ogliastra ci racconta il giornalista Nino Melis nelle pagine del suo “In punta di penna. Storie e personaggi d’Ogliastra negli appunti di un cronista”, edito dalla Ars Artium Editore. Riportiamo integralmente la parte relativa alle sorti tortoliesi
Lo sapevate? Il paradiso dei gatti esiste e si trova in Sardegna: è l’Oasi felina di Su Pallosu. La storia della colonia di gatti di Su Pallosu è antica com’è antico il loro ricordo: a memoria d’uomo i gatti son
Il 17 febbraio 1943 gli aerei americani bombardarono Gonnosfanadiga e sganciarono delle bombe in alcuni punti del paese, in via Porru Bonelli (il “rettifilo”), la strada principale, via Guglielmo Marconi e via Cagliari. Le conseguenze furono disastrose: le bombe seminarono
È il 13 agosto 1949. Sono armati di mitra e bombe a mano, e sono in tanti, si sono piazzati sulla strada Tortolì-Villanova Strisaili all’altezza di Monte Maore. Al passaggio del camioncino che trasporta le paghe degli operai
Agli inizi del ‘900 quando l’attività mineraria, era in piena produttività e le persone impiegate nel lavoro delle miniere erano moltissime, le risse con esiti anche tragici tra minatori, erano frequentissime. Nell’Isola poi era assolutamente impossibile che un minatore non
Per 12 anni dal 1905 al 1917 Orgosolo visse una sanguinosa faida che vedeva contrapposte le famiglie dei Cossu e dei Corraine. Tutto ebbe origine, pare, da una discussione per motivi di eredità, quando fu ucciso il 3 aprile 1905 Carmine Corraine per mano di un esponente della famiglia Cossu. Da
Una delle prime auto che fece capolino tra le strade del centro tortoliese negli anni Venti, fu la Fiat 509 del veterinario Cirillo Cabras, targata NU 17, come ricorda vividamente Enrico Aragoni. La Fiat 509 venne prodotta dal 1925 al 1929 dalla
Tutti i cagliaritani (o quasi) conoscono la storia della Madonna di Bonaria che, gettata in mare dall’equipaggio di una nave catalana in difficoltà nel mare in tempesta, placò la furia delle onde salvando i marinai da morte certa, salvo poi
Un “pregantu” per far passare tutti i dolori: una formula, tra il sardo e il latino, che veniva recitata per alleviare in passato piccole e grandi sofferenze. Ne parla Simonetta Delussu, la scrittrice tertenese, nel suo libro “Stregoneria in Sardegna.
Le prime carte in cui compare il nome Pan di Zucchero secondo quanto riporta Sardegna Foreste, risalgono addirittura al ‘700. Prima invece lo scoglio veniva chiamato Concali su Terràinu che letteralmente significa “Testa di mezzo asino”. L’acqua piovana, con l’azione