Strage di Capaci, 23 maggio 1992. Sono passati 27 anni dall’attentato ricordato con il nome di “Strage di Capaci”, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e
Emanuela Loi: medaglia d’oro al valor militare per aver assolto al proprio compito con grande coraggio e dedizione al dovere, consapevole dei gravi rischi cui si esponeva. Era domenica 19 luglio del 1992 quando, alle 16,58, in via D’Amelio
Articolo di Mario Fadda. Il 19 luglio 1992 è per tutti i sardi la data iconica in cui l’ideale di libertà è immolato tra i roghi dell’ordigno di via D’Amelio a Palermo, quello di Emanuela Loi, ventenne di Sestu, prima agente della Polizia di
Abitava nel Palazzo di Giustizia di Palermo, Uccio. Trascorreva le sue giornate seduto accanto alle statue di Falcone e Borsellino. Proprio per questo, per il suo vigilare, era stato ribattezzato “Il Guardiano”. Vigile e mansueto sempre. Proprio lì, accanto ai
Domani a Sadali, alle 18, si inaugura il Polo scolastico territoriale che verrà intitolato a Emanuela Loi, la poliziotta assassinata dalla mafia a Palermo, 26 anni fa, insieme a Paolo Borsellino e agli altri agenti della scorta. Si tratta di
Strage di Capaci, 23 maggio 1992. Sono passati 26 anni dall’attentato ricordato con il nome di “Strage di Capaci”, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e
Alla presenza della Prefetta di Cagliari Tiziana Costantino del Questore Pierluigi D’Angelo, dell’ex Procuratore generale della Repubblica Ettore Angioni, della sindaca di Pula Carla Medau, della sorella di Emanuela Loi, Claudia, della sindaca di Sestu Paola Secci e delle più
Martedì 14 novembre, alle ore 10, nella Scuola Media dell’Istituto Benedetto Croce di Pula, si terrà l’inaugurazione del Murale intitolato alla memoria dei Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e agli uomini e alle donne della scorta. A dare l’annuncio è la sindaca
Lo sapevate? Nell’estate del 1985 Falcone e Borsellino prepararono l’istruttoria del Maxiprocesso sull’Isola dell’Asinara. Erano con le famiglie e pagarono pure il conto. Paolo Borsellino e Giovanni Falcone arrivarono all’Asinara nell’estate del 1985. La Mafia stava già progettando qualcosa nei