“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, diceva il Sommo Poeta Dante Alighieri nella Divina Commedia. “A rivedere i monti della Sardegna”, verrebbe invece da dire davanti a queste foto inviateci dal nostro lettore Dario Loddo. In un luogo poco
Nove mesi si era schiantato su un albero con la sua auto ed era finito, gravissimo, all’ospedale San Francesco di Nuoro, in Rianimazione. Poi il coma durato nove mesi e ora il risveglio. Una storia a lieto fine quella di
In Sardegna ( ma non solo) per tanto tempo si è creduto che poggiare il cappello sul letto portasse sfortuna. Oggi vi spieghiamo quali sono le ragioni – molto antiche – alla base di questa credenza popolare. Secondo le nonne
«Ho trentun anni e da marzo 2019 combatto con il cancro una battaglia molto tosta per via della tipologia del tumore. Ho subito quattro mutilazioni, non ho infatti più né i seni e né i linfonodi, ho dovuto fare chemioterapia
Era il 14 gennaio del lontano 1915 quando il latitante Salvatore Biancu venne ucciso dai carabinieri. Biancu, classe 1891, era latitante fin da quando, insieme a Michele Pau – e altri – era stato accusato dell’assassinio di Antonio Succu (delitto
Dopo mesi di clima mite e alte temperature, nella nostra Isola è previsto l’arrivo dell’inverno. Un cambiamento repentino che vedrà l’anticiclone delle Azzorre spostarsi nel centro-nord dell’Atlantico, che lascerà passare le correnti polari. Il calo delle temperature è previsto a
Nei primi decenni del Novecento, tra le terre rosse e le valli silenziose di Perdasdefogu, un evento straordinario venne a sconvolgere la quotidianità rurale del paese: fu ritrovato un autentico tesoro punico, nascosto da secoli nelle profondità della campagna. In
In questa foto, risalente alla fine degli anni 50, Giuseppe Deplano e Luigia Aresu (con figli e nipoti). La famiglia è meglio nota a Seui con il nome “Cannisoni”. Foto gentilmente inviata da Cinzia Deplano (nipote). Invia le fotografie più
«Oltre venti anni fa la notizia della scoperta di un deposito fossilifero all’interno della Grotta di Nurighe (Cheremule) destò un grande interesse da parte della comunità scientifica e non solo. Gli speleologi di Thiesi (T.A.G.) si imbatterono infatti in un
Non particolarmente elaborato, semplice nelle forme e nei tagli sartoriali nonché nell’austerità dei materiali impiegati per la realizzazione: ecco com’è descritto da Gabriele Lai, Presidente dell’Associazione Nostra Signora di Monserrato, l’abito tradizionale di Bari Sardo. «Elementi chiari che fanno risalire l’appartenenza