Quattro materiali naturali e uno prodotto artigianalmente che, combinati in modo sapiente, riescono a tirar su una casa, dalla cantina al tetto, in piena sintonia con la salute di chi la costruisce, di chi la vive come anche dell’ambiente. Ma non solo: comfort e risparmio energetico sono assicurati con l’argilla, la canapa, il legno, la calce e la terracotta.

Non a caso il mantra della Ton Gruppe, azienda presente sul mercato da 30 anni con soluzioni edilizie completamente green a costi accessibili in modo che la salute non sia solo privilegio di pochi, è proprio questa: tornare alle metodologie del tempo che fu, naturali al 100%, migliorarle con le moderne tecniche, adattandole alle esigenze di tutti e rispettando, ovviamente, i criteri della bioedilizia e della bioetica. In linea con la normativa italiana sul risparmio energetico e con le altre linee su sicurezza ed economia circolare europee.

Del resto, la parola “bio” è abusata, scritta anche sopra prodotti che non hanno granché di salutare, anzi, spesso sono catalogati come rifiuti “speciali” se non addirittura “pericolosi”.

Tutto questo ha convinto qualche anno fa Alberto Cabiddu, imprenditore edile talanese, a sposare questo concetto appieno e a diventare antenna ricetrasmittente della Ton Gruppe nell’Isola. Del resto, ripartire da concetti vecchi tenendo conto della modernità potrebbe essere la chiave di un cambiamento che salvi l’ambiente e preservi la nostra salute. Ciò che respiriamo e ciò che mangiamo: la chiave per stare in forma parte proprio da qui, e allora perché non vivere dentro quattro mura che ci tengano per mano?

Alberto Cabiddu, dopo anni di edilizia “classica” e in seguito all’incontro con Ulrich Pinter di Ton Gruppe, ha compreso che tanti dei materiali chimici e sintetici che si usano da decenni sono rifiuti speciali; alcuni, addirittura, pericolosi. E ha deciso di dire no e di dedicare il suo tempo e il suo lavoro a sensibilizzare le persone verso una scelta consapevole, che non è più costosa ma che sicuramente sarà più sana e duratura.

E vogliamo parlare anche della bellezza dell’antico? Partiamo con un esempio: una facciata in pietra, che lascia senza fiato chiunque vi passi davanti, non si tocca più. L’intonaco ha bisogno di tanti interventi nel tempo, la pietra è lì, bella e intoccabile, con il suo fascino antico. I capitelli in granito? Oltre a essere eleganti, sono anche un investimento per il futuro: non andranno smaltiti, se i figli dei nostri figli vorranno modificare la casa, ma potranno essere riutilizzati.

E per il risparmio? La massa pesante, in combinazione con la canapa, massa leggera, consente un continuo accumulo e rilascio di umidità e calore, caldo in inverno e fresco in estate con costi per il riscaldamento e il raffreddamento vicini allo zero. Si tratta di un sistema che consente allo stesso tempo anche assoluto isolamento acustico.

Regola d’oro: traspirabilità, in modo che la casa, sebbene isolata in modo naturale, sia allo stesso tempo connessa con l’esterno, con la natura, e possa “traspirare”.

Quindi, tramite questi quattro materiali naturali più la terracotta sul tetto, si dice no a climatizzazione estiva, a ventilazione meccanica, a deumidificazione o umidificazione degli ambienti. Gli impianti e i macchinari, costosi da installare, consumano energia e hanno bisogno di manutenzione. Quando vengono sostituiti, finiscono in discarica come rifiuto speciale o pericoloso. Con la giusta edilizia naturale, cambia il mondo di progettare, costruire e ristrutturare, appoggiando una vera sostenibilità con materiali che sono anche riciclabili.

Il risparmio c’è da subito, ma con il tempo aumenta: questa la filosofia di Ton Gruppe condivisa da Cabiddu che, sposando il vero green a 360 gradi, crede nel fatto che la sensibilizzazione possa aiutare le persone a dare il giusto valore a una vita sana, con una possibilità di scelta consapevole.

L’Ogliastra racchiude dentro di sé tutto il meglio che la Sardegna può offrire: natura selvaggia, panorami mozzafiato, montagne imponenti, scogliere e spiagge intime e raccolte caratterizzate da sabbia fine e mare cristallino. Una di queste è sicuramente Porto Frailis, piccola baia in cui rifugiarsi per giornate da trascorrere a contatto con la natura e il mare.

Per vivere appieno l’atmosfera di questo suggestivo angolo ogliastrino abbiamo scelto la strada della comodità, accomodandoci da AcQuachiara, locale che si affaccia sul costone meridionale della spiaggetta. Entriamo e notiamo subito i tavolini con vista sulla spiaggia, la piscina a sfioro circondata dalla macchia mediterranea e le comode sedie sdraio in cui già sogniamo di appisolarci. Siamo contenti di essere qui: il locale chiuderà il 30 settembre, quindi per godere di questa meraviglia rimangono poche settimane.

Sono le 9 del mattino, il sole si è appena alzato e il mare è calmo. Prendiamo posto in un tavolino e ordiniamo un cappuccino, una spremuta fresca d’arancia e un cornetto al pistacchio. Ci arriva caldo e fragrante, il cappuccino ha un sole disegnato con il cacao: capiamo che è la nostra giornata fortunata.

Nel frattempo il sole si alza e la temperatura si scalda. L’estate sta finendo ma le temperature permettono ancora di godere appieno del mare ogliastrino. Ci mettiamo il costume e andiamo a prendere un po’ di sole in spiaggia. La voglia di un tuffo arriva immediata. L’acqua è limpidissima e fresca. Rigenerante. Ritorniamo nella nostra oasi di AcQuachiara. Una doccia d’acqua dolce e siamo pronti per goderci la nostra tintarella a bordo piscina. Lo facciamo sorseggiando uno Spritz e alcuni stuzzichini ordinati dalla cucina. Ogni tanto ci ributtiamo in acqua, siamo rilassati e non c’è modo migliore di salutare l’estate.

Un languorino ci convince ad alzarci, metterci una camicia e prendere posto a tavola per un pranzo leggero. Leggendo il menù scopriamo che AcQuachiara ha stretto di recente una partnership con Insula Sardinia Quality World, il network che riunisce decine di eccellenze dell’enogastronomia sarda. Il menù del locale è realizzato con le materie prime di questi produttori. Lo teniamo a mente per una cena tipica da fare durante la nostra vacanza. Guidati dai consigli del simpatico chef, Nobile, ordiniamo il pescato del giorno, un piatto di crudi freschissimi che sembrano appena arrivati a bordo di una barca. Dal piatto arriva un intenso profumo di mare. Ci tuffiamo con tutte le papille gustative e lo accompagniamo con un calice di Vermentino ghiacciato.

Dopo qualche ora trascorsa in totale relax tra mare e piscina, in un’atmosfera quasi caraibica, il pomeriggio avanza e verso le 17 si inizia a sentire un po’ di musica. È il momento di concederci un aperitivo. Dal bar arriva il nostro freschissimo gin tonic, un Monkey 47 con la sua tonica abbinata, e una Caipiroska alla fragola. Bastano due sorsi, la giusta musica e la vista della piscina e della spiaggia davanti ai nostri occhi per sentirci come a Formentera o a Santorini. In realtà siamo in Sardegna e realizziamo che non c’è motivo di sognare di essere altrove.

Mentre il locale inizia a popolarsi approfittiamo delle docce e dei camerini a bordo piscina per proseguire il nostro happy hour nel locale. Il sole sta tramontando e il mare si colora di arancio. La sensazione è impagabile. È proprio in questo momento che ci rendiamo conto dell’anima di AcQuachiara: qui ragazze e ragazzi del posto e turisti da tutto il mondo si incontrano nei fine settimana per trascorrere insieme piacevoli serate estive all’insegna di sorrisi, musica, drink e divertimento. È una festa che va in scena ogni weekend e oggi ci siamo anche noi.

E mentre la luna piena si adagia sul mare la serata volge al termine. Torneremo qui anche il 30 settembre, in occasione dell’ultima serata: sappiamo che ci saranno delle sorprese bellissime e non vediamo l’ora di scoprire quali.

Ma abbiamo già capito che AcQuachiara sarà uno dei punti di riferimento della nostra vacanza in Ogliastra: del resto, a maggio 2024 il locale riaprirà, pronto a un’altra indimenticabile estate.