Alessandra Todde ricorda il suo papà: “Sono ingegnera per lui, l’ho reso felice”

"Nel febbraio del 2005 ho passato l’esame di Stato e l’ho reso felice. Mio babbo è morto poco dopo", Todde racconta di suo padre Giovanni e della passione per l'ingegneria che lui stesso le ha trasmesso.
19 marzo, giorno della festa del papà: anche Alessandra Todde, presidente in pectore della Regione Sardegna, scrive un messaggio al suo, ricordandolo sui social.
“Oggi è la giornata di tutti i papà o babbi, come ho sempre chiamato il mio, e vorrei condividere con voi il mio personale ricordo. Mio padre Giovanni insegnava matematica e fisica, era innamorato dei numeri e da lui ho imparato moltissimo. Mi ha regalato il mio primo computer, un Commodore Vic 20, quando ero piccolissima. Avrebbe desiderato terminare gli studi da ingegnere, ma poi la vita lo ha portato a scegliere la matematica e l’insegnamento, che ha tanto amato.
Ho conseguito il titolo di ingegnere per lui. Voleva che diventassi ingegnere perché sperava di chiudere il cerchio, di trasmettere quella passione anche a me. E ci è riuscito. Si è ammalato nel 2000 di sclerosi laterale amiotrofica. È una malattia che non lascia scampo: mantiene inalterata la lucidità mentale, ma piano piano uccide i muscoli. Chi si ammala fa fatica a reagire, interagisce solo con gli occhi.
Nel febbraio del 2005 ho passato l’esame di Stato e l’ho reso felice. Mio babbo è morto poco dopo, in aprile. Un pensiero a tutti i papà, anche a quelli che non ci sono più, per non dimenticare mai l’amore totalizzante e i loro insegnamenti. Auguri a tutti i papà!”.

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