L’ogliastrina Carla Giulia Striano presenta il Coro Polifonico femminile di Seui
All’interno dell’Associazione Banda Rossini di Seui è nato un Coro polifonico di voci femminili. A dirigere la nuova formazione canora la Maestra Carla Giulia Striano. Studentessa del Conservatorio di Cagliari e talentuosa cantante.
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È nato un nuovo sodalizio canoro a Seui: il Coro polifonico di voci femminili diretto dalla Maestra Carla Giulia Striano. Tutto grazie ad un’intuizione dell’Associazione Banda Rossini, grande “fucina di idee” e faro musicale del paese montano. Il Coro femminile è nato nei primi mesi dell’anno, e per ora è composto da una ventina di donne di diverse fasce d’età.
La maestra della nuova formazione canora è una giovane ragazza di Loceri, una brillante studentessa del Conservatorio di Cagliari, oltre ad essere una cantante talentuosa dalla voce calda e affascinante.
Trasferita nel capoluogo sardo da quando è iscritta al Corso di Canto Jazz, dopo il diploma, ha iniziato a studiare canto e pianoforte all’età di cinque anni nella Scuola Civica Musicale di Lanusei e a sedici ha frequentato il Seminario Nuoro Jazz fondato da Paolo Fresu.
Abbiamo avuto l’occasione di parlare con Carla Giulia che ci ha raccontato del Coro femminile e della sua esperienza. <<Tutto è nato per caso – dice la Maestra – accompagnavo a Seui già da un po’ i docenti della Scuola di Musica della Banda di Seui, che sono degli amici: Ariano Sarais e Francesco Oppes rispettivamente direttore e insegnate di percussioni – continua – Così sapendo delle mie competenze e dei miei studi, mi è stato chiesto se fossi disponibile a mettere in piedi un Coro di voci femminili, o comunque ad impartire lezioni ad un gruppo di persone. Ho accettato con entusiasmo e abbiamo iniziato a creare il gruppo.>>
Per la maggior parte il sodalizio è composto da mamme dei giovani e giovanissimi che gravitano attorno alla Banda Gioacchino Rossini di Seui e non hanno mai fatto mancare il loro importante apporto a fianco dei propri figli e all’associazione musicale. <<Un modo per legarsi maggiormente – spiega la Maestra – alla Banda realizzando anche loro qualcosa a livello musicale. L’idea fondamentale la voglia di divertirsi e passare del tempo insieme, imparando alcuni aspetti del canto.>>
Molte delle componenti del Coro non avevano mai avuto esperienze con il canto e la musica, quindi si è proceduto il primo periodo a impartire lezioni a piccoli gruppi. <<All’inizio molte di loro – spiega Carla Giulia – erano molto restie e bloccate, e non nego ci siano stati momenti difficili nell’insegnamento, ma lentamente approcciandosi al canto e apprendendo le tecniche si è lavorato bene. Una volta iniziato a cantare tutte insieme, divertendosi è iniziata la complicità tra tutte le componenti del Coro.>>
Qualche giorno fa la prima uscita pubblica, in occasione del saggio di fine anno della Banda Musicale Gioacchino Rossini. <<Volevamo dare anche noi il nostro contributo – svela la Maestra – così mercoledì scorso ci siamo esibite. Le ragazze sono state molto brave, si sono impegnate e sono state apprezzate dal pubblico. Hanno interpretato le canzoni: Stand by me di Ben E. King e una versione in sardo rivisitata dal Coro Orolache del brano Adiemus di Karl Jenkins, intitolata “Caminende”.>>
Per la ventunenne Maestra è la prima esperienza alla direzione di una formazione corale, lei che si esibisce in tutta l’Isola cantando Jazz, ma cimentandosi anche in altri generi. <<E’ un’esperienza che mi soddisfa molto – spiega Carla Giulia – permettendomi di imparare ancora di più. Insegnando, affino le mie competenze e approfondisco quello che ho imparato negli anni.>>
A Seui si è trovata molto bene afferma la Maestra: <<Sono stata accolta calorosamente e con affetto a livello umano, mi hanno fatto sentire subito una di loro. Seui è un paese molto legato alla musica, dove c’è un’alta alfabetizzazione musicale, da quasi cento anni vantano una tradizione bandistica e sono in continua sperimentazione. Quest’anno hanno creato la Seuin Street Band, una marcing band che affianca la classica banda musicale.>>
Un auspicio finale per il Coro polifonico femminile di Seui, che a breve avrà una denominazione, conclude Carla Giulia: << Di poter crescere insieme, mantenendo la voglia di divertirci a cantare. Dovremmo creare un buon repertorio, e se qualcun’altra donna vorrà entrare nel Coro sarà un piacere accoglierla.>>

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La festa si svolgerà il 19-20-21 luglio, tra il centro abitato e la zona di Arcuerì, dove sorge la chiesa campestre dedicata alla Beata Vergine del Carmelo.
Da tempi lontani fino al 1919, i seuesi erano soliti recarsi in massa nel territorio di Elini per partecipare alla festa della Madonna del Carmelo. C’era chi raggiungeva il luogo in treno (si racconta che per l’occasione ne fossero messi due extra) in quanto la chiesa è posta nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Arzana, molti altri devoti giungevano a piedi camminando un’intera notte.
A causa di questi scontri morì il seuese Francesco Deidda noto “Missoni”, un cantoniere delle ferrovie padre di tre bambini in tenera età e con una moglie incinta. La morte di Deidda, avvenuta per una coltellata o per un’emorragia causata da un sasso che gli venne tirato in testa (sono diverse le versioni) scosse l’intera comunità di Seui. Da questo fatto iniziò a prendere forma l’idea di edificare una chiesa intitolata alla Madonna del Carmine nel territorio di Seui, istituendo una festa autonoma.
Una delle prime decisioni del neo comitato fu dove avviare la costruzione della chiesetta della Madonna del Carmelo, infatti furono proposte due località considerate idonee e suggestive: Arcuerì e Anulù.
Quest’anno sarà intitolata ufficialmente la piazza dei balli di Arcuerì al dott. Antonio Loi, indimenticato medico condotto seuese, uno dei grandi continuatori de “Su Cramu”, presidente del comitato dal ’59 al ’99, deceduto qualche anno fa. Così come sarà intitolato il viale della chiesetta campestre, alla memoria di Francesco Deidda, il mite e pacifico seuese perito nel 1919 ad Elini.