La maledizione di Maria la Rossa: la strega di Port’Alba
Tra superstizione e storia, la leggenda della strega che terrorizzava Napoli
Articolo di Michele Ferigo
Napoli è una città in cui la storia si intreccia con il mito. Gli episodi del passato si trasformano spesso in leggende ed è spesso arduo distinguere i fatti reali dalla fantasia che di certo non manca al popolo partenopeo. Tra queste leggende, una delle più sinistre è quella di Maria la Rossa, la strega di Port’Alba, una figura che avrebbe seminato terrore tra gli abitanti del centro storico.
La leggenda narra che Maria fosse una donna dai capelli fulvi e dalla pelle pallida, conosciuta per la sua bellezza e il suo carattere ribelle che viveva appunto nella zona di Port’Alba che, tra il XVII e XVIII secolo, era frequentata da artisti, intellettuali e uomini di potere. Ma, secondo le dicerie popolari, Maria non era solo una donna seducente e anticonformista, bensì una strega temuta da tutti. Si racconta che praticasse arti occulte e malefici e che fosse capace di lanciare maledizioni e provocare disgrazie a chiunque osasse contrariarla.
Uno degli episodi più noti associati alla sua figura è legato a un ricco mercante che, dopo aver rifiutato le avances della strega, fu colpito da una serie di sventure inspiegabili: la sua fortuna si sgretolò e, infine, fu trovato morto in circostanze misteriose. Si diceva che il mercante fosse stato “maledetto” da Maria la Rossa e che le sue disgrazie fossero una prova delle sue capacità soprannaturali.
Ma il destino della strega non sarebbe stato più clemente. Accusata di stregoneria e crimini contro la comunità, Maria fu processata e condannata a morte. L’esecuzione scelta per la donna fu terribile: venne rinchiusa in una gabbia appesa proprio sotto l’arco della storica porta, e lasciata a morire di fame e sete. Prima di essere giustiziata, però, lanciò una maledizione su Port’Alba: chiunque avesse pronunciato il suo nome, sarebbe stato perseguitato dalla sua presenza. Il racconto popolare vuole che dopo la sua morte, il corpo di Maria, ancora rinchiuso nella gabbia, esposta al pubblico ludibrio, anziché decomporsi cominciò a trasformarsi lentamente in pietra, fino a quando la gabbia e i suoi resti non vennero rimossi perché troppo spaventosi alla vista.
Da allora, molti giurano di aver sentito strani rumori e lamenti notturni provenire dalle mura di Port’Alba, credendo che lo spirito inquieto della strega ancora vi dimori.
Oggi, la leggenda di Maria la Rossa continua a vivere nei racconti popolari, avvolgendo Port’Alba in un’aura di mistero che attira curiosi e amanti del paranormale. Il confine tra mito e realtà si perde, ma la sua storia resta uno dei tanti segreti che rendono Napoli una città intrisa di magia e fascino.
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