Lo sapevate? Quale è il posto più romantico di Napoli?
Castel dell’Ovo oltre ad essere una meta popolare fra i turisti, è anche uno dei luoghi più romantici di Napoli. Borgo Marinari, la zona intorno al castello, è nota per la vita notturna e i locali. Innamorati e coppie amano fare una passeggiata per le pittoresche strade dei pescatori, sostando nei famosi ristoranti di pesce della zona, dove è d’obbligo fermarsi quando fate un viaggio a Napoli. Borgo Marinari è sicuramente una delle zone più romantiche della città, da vivere soprattutto la sera quando con il tramonto i ristoranti a pochi passi dal mare iniziano ad illuminarlo fino a renderlo un luogo davvero magico: il profumo e l’odore del mare a pochi passi dalla grande bellezza di Castel dell’Ovo. Al calare della sera e poi anche di notte, è molto piacevole passeggiare in questa zona di Napoli, dove si respira un'aria ancora antica, senza stress, sicuramente piacevole. Qui coppie di innamorati cercano il loro luogo di incontro, tra camminate e cene romantiche a lume di candela. L'ideale per chi vuole un po’ di tranquillità.
Lo sapevate? Quale è il posto più romantico di Napoli?
Castel dell’Ovo oltre ad essere una meta popolare fra i turisti, è anche uno dei luoghi più romantici di Napoli. Borgo Marinari, la zona intorno al castello, è nota per la vita notturna e i locali.
Innamorati e coppie amano fare una passeggiata per le pittoresche strade dei pescatori, sostando nei famosi ristoranti di pesce della zona, dove è d’obbligo fermarsi quando fate un viaggio a Napoli.
Borgo Marinari è sicuramente una delle zone più romantiche della città, da vivere soprattutto la sera quando con il tramonto i ristoranti a pochi passi dal mare iniziano ad illuminarlo fino a renderlo un luogo davvero magico: il profumo e l’odore del mare a pochi passi dalla grande bellezza di Castel dell’Ovo.
Al calare della sera e poi anche di notte, è molto piacevole passeggiare in questa zona di Napoli, dove si respira un’aria ancora antica, senza stress, sicuramente piacevole. Qui coppie di innamorati cercano il loro luogo di incontro, tra camminate e cene romantiche a lume di candela. L’ideale per chi vuole un po’ di tranquillità. Sulla terrazza dei cannoni, in cima ad una delle terrazze più suggestive di Napoli. Quale donna non sogna di essere, almeno per un giorno, una principessa? Castel dell’Ovo sembra fatto apposta per esaudire questo sogno.
Il piccolo porticciolo è senz’altro suggestivo come pure Castel dell’Ovo che lo sovrasta. L’atmosfera che si respira è fantastica tra punti ristoro di ottimo livello dove poter gustare la tipica cucina napoletana a base di pesce ovviamente. Un borgo piccolo ma fantastico. Percorrerlo, passando per le viuzze e i punti ristoro è davvero emozionante. Se vi trovate sul lungomare fate una visita. Vi garantiamo che non resterete delusi.
Il castello, interamente in tufo, si erge maestoso e solitario sul mare. Misterioso e imponente è da sempre protagonista di antiche leggende, in cima invece le terrazze regalano una vista a 360 gradi sulla città e sul golfo.
Castel dell’Ovo è il più antico forte edificato sulla costa partenopea. La leggenda dice che che l’intera struttura si regge sull’uovo che Virgilio sistemò nelle sue fondamenta.
Napoli dal Medioevo sino alla fine del Settecento era provvista di un sistema difensivo incredibile, costruito e studiato per difendere e proteggere al meglio la città e il Golfo di Napoli in generale. Il sistema fortificato era formato da sette roccaforti: Castel Capuano, Castel dell’Ovo, Castel Nuovo (Maschio Angioino), Castel Sant’Elmo, Castello del Carmine, Castello di Nisida e il Forte di Vigliena, i sette castelli della città. Non tutti si sono conservati al meglio ma un tempo facevano parte di una roccaforte ben studiata, utile alla difesa della città. Un sistema strategico architettato non solo per proteggere Napoli ma per difendere le coste di tutto il Regno. Oggi andremo a visitare idealmente Castel dell’Ovo.
Il castello sorge sull’isolotto di tufo di Megaride, propaggine naturale del monte Echia ed era unito alla terraferma da un sottile istmo di roccia, che crollò con il terremoto del 1370 e fu la Regina Giovanna d’Angiò a farlo ricostruire. Prima era un convento poi con i Normanni fu costruita una fortificazione che si ampliò con gli Angiò e poi con i Borbone, quando il castello fu ulteriormente fortificato.
Come riporta il sito ufficiale del Comune di Napoli, una delle più fantasiose leggende napoletane farebbe risalire il suo nome all’uovo che Virgilio avrebbe nascosto all’interno di una gabbia nei sotterranei del castello. Il luogo ove era conservato l’uovo, fu chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto poiché da “quell’ovo pendevano tutti li facti e la fortuna dil Castel Marino”.
Da quel momento il destino del Castello, unitamente a quello dell’intera città di Napoli, è stato legato a quello dell’uovo. Le cronache riportano che, al tempo della regina Giovanna I, il castello subì ingenti danni a causa del crollo dell’arcone che unisce i due scogli sul quale esso è costruito e la Regina fu costretta a dichiarare solennemente di aver provveduto a sostituire l’uovo per evitare che in città si diffondesse il panico per timore di nuove e più gravi sciagure.
Il castello sorge sull’isolotto di Megaride, costituito da due scogli uniti tra loro da un grande arcone. Su questo isolotto sbarcarono i Cumani (di origine greco-euboica) a metà VII secolo a.C. per poi fondare sul retrostante Monte Echia la città (o, quanto meno, un organizzato centro abitato) di Partenope, di cui nel 1949 è stata scoperta la necropoli in Via Nicotera 10, mentre si stavano scavando le fondazioni per la costruzione di un edificio che ha sostituito un altro distrutto dai bombardamenti dell’ultima guerra.
Sull’isolotto e sul Monte Echia, nel I secolo a.C., durante la dominazione romana, fu costruita la celebre villa di Lucio Licinio Lucullo, che, probabilmente, si estendeva con giardini e fontane fino all’attuale Piazza Municipio, come sembra dimostrare una struttura riportata alla luce dai recenti scavi sotto Castelnuovo.
Della ricordata villa rimangono i rocchi delle colonne nella cosiddetta “Sala delle Colonne” che, durante l’alto Medio Evo, fu adibita a refettorio di uno dei conventi che furono costruiti sull’isolotto e i resti di un ninfeo sulla terrazza di Monte Echia.
Il castello è unito alla terraferma da un ponte che lo collega alla bellissima via Partenope, il lungomare dove si trovano gli hotel più prestigiosi della città.
Dagli spalti del Castello e dalle sue terrazze si gode una vista incantevole del golfo, che offre al visitatore un panorama unico della città.
Oggi è annesso allo storico rione di Santa Lucia ed è visitabile. Nelle grandi sale si svolgono mostre, convegni e manifestazioni. Alla sua base sorge il porticciolo turistico del “Borgo Marinari”, animato da ristoranti e bar, sede storica di alcuni tra i più prestigiosi circoli nautici napoletani.
All’interno si trovano diverse sale e spazi – di varia tipologia – che possono essere utilizzati per convegni, meeting e riunioni di lavoro. Le sale e gli spazi sono spogli in modo da consentire gli allestimenti, secondo le necessità di ciascun utente.
Nel Castello possono essere effettuati anche servizi fotografici e filmati per uso strettamente personale legati a cerimonie (matrimoni, comunioni, eccetera).
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