Lo sapevate? Il quartiere Chiaia prima si chiamava La Cavallerizza

Chiaia, la sua storia e quella del primo esempio di Liberty napoletano, Palazzo Acquaviva Coppola. Andiamo a ritroso nel tempo e ripercorriamo la storia di uno dei luoghi più eleganti della città, patria del Liberty napoletano e scopriamo uno dei suoi storici palazzi.
Lo sapevate? Il quartiere Chiaia prima si chiamava La Cavallerizza.
Chiaia, la sua storia e quella del primo esempio di Liberty napoletano, Palazzo Acquaviva Coppola.
Andiamo a ritroso nel tempo e ripercorriamo la storia di uno dei luoghi più eleganti della città, patria del Liberty napoletano e scopriamo uno dei suoi storici palazzi.
Una delle passeggiate più belle, all’insegna dell’eleganza e dello stile architettonico ricercato, è sicuramente quella che può essere fatta nel borgo di Chiaia. Concentriamoci su una delle bellezze del quartiere: sui suoi palazzi in stile Liberty, tra decorazioni e architetture della Belle Epoque napoletana, Ammiriamone uno in particolare, il Palazzo Acquaviva Coppola, il primo palazzo in stile liberty della città.
Si tratta di un palazzo situato tra via del Parco Margherita e via San Pasquale. Si tratta, a quanto pare, del primo edificio in stile Liberty di Napoli. l’edificio è stato seguito da un conforme progetto architettonico e urbanistico che ha interessato l’attuale zona di Chiaia che, insieme al Vomero, ospita il più gran numero di palazzi della belle époque. Il palazzo Acquaviva Coppola, progettato dall’omonimo ingegnere Augusto Acquaviva Coppola nel 1912, unisce tendenze partenopee ed elementi della tradizione al liberty europeo, guardando soprattutto alla secessione viennese di Otto Wagner. Il palazzo si erge su di una pendenza ed è per questo motivo servito dalle due strade poste a livelli differenti (via del Parco Margherita e via San Pasquale). Il fabbricato è stato suddiviso in due parti apparentemente indipendenti. La decorazione esterna della facciata in via del Parco Margherita, s’ispira a motivi classicheggianti, mentre la facciata su via San Pasquale recupera il carattere sfavillante e pomposo dello stile architettonico nato a Parigi nel ventesimo secolo, entrambe filtrate dagli stilemi floreali tipici del liberty.
E nelle memorie artistiche degli storici gestori del teatro Sancarluccio, al piano terra del palazzo, Pina Cipriani e Franco Nico, si legge che questo ha preso il posto di un antico negozio di antiquariato nel 1972, al piano terra del palazzo. Il palazzo Acquaviva Coppola si trova esattamente al civico 48 di via San Pasquale a Chiaia nell’omonimo borgo, a sua volta compreso nel quartiere della Cavallerizza, costruito nel 1920 dallo stesso progettista del palazzo, l’ingegner Augusto Acquaviva dei Coppola. Ma la zona è oggi conosciuta come quartiere Chiaia. Ricostruiamo questa storia: al tempo dell’Impero romano, l’antico borgo di Chiaia (Largo Ferrandina, largo Vasto a Chiaia, via S.Teresa a Chiaia, via Piscicelli e vico S.Maria in Portico) metteva in comunicazione la porta di Chiaia (o porta Romana) con il lido di Chiaia, cioè l’attuale Riviera di Chiaia, proseguendo il percorso verso Puteoli attraverso l’antico tunnel, la Crypta Neapolitana: questa era la prima parte dell’antica “strada puteolana”. Carlo di Borbone diede alla strada una destinazione militare che richiese la costruzione di un nuovo edificio adibito a Cavallerizza nell’attuale Largo Ferrandina.
La Cavallerizza era un complesso di pertinenza del Palazzo Reale adibito a scuderia, maneggio e caserma, ma anche deposito di carrozze e spazio per le esercitazioni; da questo momento in poi la via fu chiamata della Cavallerizza e tutto il borgo di Chiaia fu conosciuto come Borgo della Cavallerizza. In un secondo momento la parte iniziale di via della Cavallerizza venne chiamata strada Alabardieri, dal reggimento che fu installato nell’ex convento di Santa Caterina a Chiaia. Oggi via Cavallerizza è una strada all’interno di una zona pedonale molto animata per la presenza di negozi e dei baretti della movida notturna. Quante sorprese riserva questa zona della città, una Napoli divisa tra palazzi nobiliari e angusti bassi, vie ampie e alberate e vicoli stretti. Napoli bassa e Napoli alta, unite al cospetto del Golfo tra i più belli del mondo.

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