Eduardo De Filippo e il teatro San Ferdinando, una storia di gloriosa rinascita
Viene fondato alla fine del 1700, divenendo in poco tempo popolarissimo. Qui si scrive un pezzo di storia del teatro napoletano, ma è solo da quando Eduardo lo rileva, facendolo ricostruire, che il San Ferdinando entra da protagonista nella vita culturale della città
Tra tutti i teatri napoletani, quello del San Ferdinando ha tra le storie più appassionanti. Legato indissolubilmente al nome di Eduardo De Filippo che aveva aperto il suo teatro San Ferdinando, ricostruendone le macerie acquistate subito dopo la guerra. Voleva far rivivere la storia di un teatro glorioso e popolarissimo, sorto nel cuore della Napoli popolare alla fine del millesettecento. La data della fondazione dell’antico Teatro, dedicato al Re Borbone, non trova concordi tutti gli storici.
Benedetto Croce la fissò al 1790 mentre Vittorio Viviani dice della sua inaugurazione nella stagione invernale 1797-98. A Promuovere la costruzione del nuovo teatro fu, secondo Benedetto Croce, il notaio Gaetano Francone in società con due attori del San Carlino, Vittorio Viviani l’attribuisce invece al principe Ripa Francesconi di Columbrano.
Una leggenda popolare invece vuole che il teatro San Ferdinando sia stato fatto costruire per volontà dello stesso re Ferdinando IV, Re nasone, unitamente ad un palazzo in cui alloggiare una sua figlia malata e bisognosa dell’aria salubre di quei siti lontani dalla città, o addirittura per una sua amante. Certo è che quando nel 1790 fu proposto di chiamare il Teatro San Ferdinando, la Deputazione dei Teatri diede parere negativo sentenziando che “non è stato costruito per il Real comando e a spese Regie” e propose invece di dare il nome di un santo.
Don Federico Stella, un popolarissimo attore, gestì il teatro nei primi anni della sua attività e rimase incontrastato padrone di quel palcoscenico per quasi quarant’anni. Durante quegli anni Federico Stella fu un vero maestro di teatro per più generazioni di attori e talvolta, dopo gli spettacoli, dovette intervenire per placare la folla inferocita che assediava il San Ferdinando.
Stella fu il re di quel teatro fino al 1926, dopo di che lo stabile continuò a mantenere il suo carattere di teatro popolare, dando spazio ad altri attori come Amedeo Girard o come Salvatore De Muto, leggendario Pulcinella che fu vicino ad Eduardo De Filippo il giorno dell’ apertura del ricostruito San Ferdinando. Intanto il teatro andò in crisi perdendo il suo prestigio e vedendo impoverito il suo pubblico. Nell’agosto del 1943 un bombardamento lo ridusse ad un cumulo di macerie.
Quelle rovine cariche di storia e di passione le comprò Eduardo De Filippo, il 25 febbraio del 1948, per la somma di tre milioni. Ed è da allora che inizia la seconda vita del teatro. I lavori di ricostruzione durarono fino al 1954, quando Eduardo presentò al suo pubblico “Palummella zompa e vola” di Antonio Petito.
Fu finalmente il teatro di Eduardo: un teatro tra i più belli e moderni della città. In compagnia con Eduardo De Filippo e la sorella Titina, c’erano attori come Luisa Conte, Tina Pica, Amedeo Girard, Ugo D’Alessio, Pietro Carloni, Gennarino Palumbo, Thea Prandi, Nino Veglia. La prima stagione del ricostruito San Ferdinando iniziò dunque con la “Palummella” dell’inaugurazione, furono poi messe in scena “Miseria e nobiltà” di Scarpetta e “Addio mia bella Napoli!” di Ernesto Murolo,” ‘A pace d’a casa” di Domenico Petriccione, “Mese mariano” di Di Giacomo, “‘O professore” di Libero Bovio, “ ‘A figliata ” di Viviani e “Natale in casa Cupiello” di Eduardo.
Un panorama a tutto tondo insomma, a cui si aggiunsero negli anni i titoli meravigliosi di tanti autori italiani e stranieri ma soprattutto quelli che hanno formato il teatro di Eduardo amatissimo dal pubblico napoletano. Oggi il teatro San Ferdinando, dopo parecchi anni di abbandono in seguito alla morte di Eduardo, ha ritrovato una sua precisa collocazione nel panorama teatrale e dell’offerta culturale della città. Insieme al Mercadante è il teatro stabile della città e ospita una programmazione di ottimo livello.
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