L’angolo più bello della Villa Comunale? È la cassa armonica, il cuore musicale della città

Una gioia per lo sguardo, un gioiello vero e proprio: la cassa armonica della Villa Comunale di Napoli non riesce però a trovare pace. Sottratta all’abbandono e restaurata, è stata poi di nuovo vandalizzata e richiusa. Ha una storia bella da conoscere e attende di nuovo una sua degna destinazione d’uso
L’angolo più bello della Villa Comunale? È la cassa armonica, il cuore musicale della città
Una gioia per lo sguardo, un gioiello vero e proprio: la cassa armonica della Villa Comunale di Napoli non riesce però a trovare pace. Sottratta all’abbandono e restaurata, è stata poi di nuovo vandalizzata e richiusa. Ha una storia bella da conoscere e attende di nuovo una sua degna destinazione d’uso
Uno dei parchi più belli e eleganti della città di Napoli, la Villa Comunale è una meta fantastica per passeggiate tra giardini e mare, posta com’è di fronte al mare di via Caracciolo, affacciata sul Golfo, tra la sagoma del Vesuvio e la collina di Posillipo. Al suo interno sono tante le attrazioni. Accanto al famoso acquario Anthon Dhorn, c’è un’altra struttura, di tutt’altro genere, pure essa notevolissima e deliziosa. Stiamo parlando della Cassa Armonica, uno dei gioielli della Villa Comunale.
Questa fu realizzata nel 1877 su un progetto originale di Enrico Alvino del 1862. La cassa ospitò per anni le esibizioni della Banda della città di Napoli diretta dal maestro Raffaele Caravaglios ed era affollatissima in particolare la domenica in occasione dei concerti bandistici. Di fronte alla Cassa Armonica fu aperto a fine Ottocento il famoso Caffè Vacca, forse il primo caffè letterario della città, frequentato sempre da grandi artisti e personaggi della cultura cittadina e nazionale come Salvatore Di Giacomo. Il famoso Caffè Vacca fu poi distrutto dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Immaginate che atmosfera si doveva respirare, tra il raffinato via vai del caffè e della cassa armonica, nel suo stupendo stile Liberty.
La Cassa Armonica è costituita da una pedana circolare con montanti di ghisa e con la cupola in vetri bicromi, ora probabilmente ricostruita con i colori originari, in vetri giallo e ceruleo. Questa antica sala da musica all’aperto di Napoli veniva denominata “orchestra di ferro fuso”, capace di contenere almeno 40 suonatori. Sottoposta qualche anno fa a lavori di restauro, la Cassa Armonica venne ufficialmente inaugurata dal sindaco Luigi de Magistris e ridata alla città dopo anni di relativo abbandono e disuso.
Il restauro del monumento, completato nel 2017, dopo molte polemiche sui colori, aveva lo scopo di restituire alla città la bellissima struttura ottocentesca per ospitare concerti musicali, in abbinamento alla Casina pompeiana, dove si trova già l’archivio della canzone napoletana. Purtroppo però, la cassa armonica è stata di nuovo chiusa di recente poiché era diventata una vera e propria palestra all’aperto. Salti ed esercizi con le corde rischiavano di danneggiare le assi in legno del palcoscenico -all’interno vuoto-, già rotto in più punti per incuria e atti vandalici. Insomma, pare che proprio non si riesca a evitare che questo bellissimo monumento venga abbandonato e inutilizzato. Bisognerebbe attivare una più efficace sorveglianza, e riaprire definitivamente alla città con una programmazione seria e costante di concerti, soprattutto ora che la Villa comunale non è quasi più un cantiere per i lavori di ammodernamento e di costruzione della vicina stazione San Pasquale della linea 6, lavori ormai quasi del tutto terminati.

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