A Sorrento le Processioni più antiche e belle della Campania. Un rito spettacolare

È un rito antichissimo e spettacolare. La processione del venerdì santo di Sorrento è famosa in tutta la Campania. Centinaia di fedeli ma anche semplici curiosi affollano le strade del centro. C’è quella bianca e quella nera, quella dell’Addolorata e del Cristo Morto, leggiamone la storia.
A Sorrento le Processioni più antiche e belle della Campania. Un rito spettacolare.
È un rito antichissimo e spettacolare. La processione del venerdì santo di Sorrento è famosa in tutta la Campania. Centinaia di fedeli ma anche semplici curiosi affollano le strade del centro. C’è quella bianca e quella nera, quella dell’Addolorata e del Cristo Morto, leggiamone la storia.
Pasqua, tempo di processioni e riti religiosi antichissimi. Le celebrazioni per la settimana della Passione sono iniziate con la domenica delle Palme e termineranno il Lunedì dell’Angelo. Tra gli appuntamenti più sentiti e partecipati, ci sono le processioni del Venerdì santo. Riti dal forte sapore spirituale, spettacolari e non scevri di chiari elementi pagani e squisitamente popolari, a volte anche eccedenti una religiosità ortodossa. In più di una occasione la Chiesa è intervenuta per mitigare certi lati troppo pagani. Tra le processioni più belle e note c’è quella che domani 7 aprile si terrà a Sorrento, ma anche in tantissimi paesi della costiera sorrentina e amalfitana. Sono manifestazioni particolari, si svolgono per strada e ricordano la Passione di Cristo. Il Venerdì Santo di Sorrento viene celebrato secondo una tradizione molto antica che risale addirittura al 1300. Sono ben due le processioni, la Bianca e la Nera, tra le più caratteristiche e ammirate in tutta Italia e che infatti richiamano in strada, anche di notte, migliaia di cittadini e di turisti anche stranieri.
La processione bianca è la processione dell’Addolorata e si svolge di venerdì santo dalle 3 del mattino ed è caratterizzata da incappucciati vestiti di bianco appartenenti alla Venerabile Arciconfraternita di Santa Monica detta de’ Cinturati. La processione nera è quella del Cristo Morto, e si svolge alle 21 del venerdì santo con gli incappucciati che sono invece vestiti di nero ed appartengono alla Venerabile Arciconfraternita della Morte sempre di Sorrento.
In entrambe le processioni il corteo è aperto da una banda musicale che suona solenni marce funebri che accompagnano il lento cammino degli incappucciati tra le vie del centro di Sorrento. Ma vediamo più in dettaglio le due processioni: La Processione bianca o dell’Addolorata o della Visita ai Sepolcri, è quella dell’Arciconfraternita di Santa Monica e parte alle 3 del mattino dalla chiesa della Santissima Annunziata. Il mesto corteo percorre nelle prime ore del Venerdì Santo le belle strade del Centro e poi rientra in chiesa alle prime luci dell’alba. I confratelli indossano un caratteristico saio bianco con cinta nera ed hanno il volto coperto dal cappuccio. La processione è aperta da una banda musicale che suona celebri marce funebri e c’è un gruppo di circa 200 cantori che intona, su canti gregoriani, i versi in latino del salmo 50.
Mediamente partecipano circa 500 figuranti illuminati da tante fiaccole che conducono la statua della Madonna Addolorata per le vie della Passione. La processione nera è quella del Cristo Morto è ed è molto solenne. Inizia alle 21 dalla sede dell’Arciconfraternita della Morte in via Sersale ed il corteo con centinaia di persone è aperto dalla Banda musicale che intona musiche funebri di Chopin. Seguono i confratelli completamente vestiti di nero col capo ricoperto dal cappuccio ed alcuni di loro portano le funi e i flagelli, altri i lampioni. Poi c’è lo stendardo nero della Compagnia della Morte cui segue il folto e suggestivo coro polifonico del «Miserere» che recita il salmo 50 di Davide, implorando il perdono per tutte le colpe. Non c’è modo più bello e intenso che questo delle processioni sante per celebrare questa ricorrenza, e non solo per i devoti ma anche per chi, non credente, vuole respirare l’atmosfera autentica della Pasqua cristiana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA