Lo sapevate? Il primo Scudetto del Napoli è stata la più grande festa popolare celebrata in Italia per una vittoria sportiva

Il 10 maggio del 1987, Festa della Mamma, il Napoli di Maradona è campione d'Italia per la prima volta nella sua storia. Quel giorno è passato alla storia anche come la più grande festa popolare celebrata in Italia nell’occasione della vittoria di uno scudetto.
Lo sapevate? Il primo Scudetto del Napoli è stata la più grande festa popolare celebrata in Italia per una vittoria sportiva.
Il 10 maggio del 1987, Festa della Mamma, il Napoli di Maradona è campione d’Italia per la prima volta nella sua storia. Quel giorno è passato alla storia anche come la più grande festa popolare celebrata in Italia nell’occasione della vittoria di uno scudetto.
Quel giorno lo stadio è già pieno quattro ore prima della partita. La giornata è di quelle speciali, che tante generazioni di tifosi azzurri hanno solo sognato: al Napoli potrebbe bastare anche un pareggio per la matematica conquista dello scudetto, perché sono 3 i punti di vantaggio sull’Inter e 4 sulla Juventus e mancano solo due giornate alla fine. L’avversario di turno è la Fiorentina.
Il San Paolo è un mare d’azzurro infinito: tutti hanno portato qualcosa di quel colore, magliette, sciarpe, striscioni ma soprattutto tantissime bandiere.
I dati ufficiali dicono che sono 85mila spettatori ma di fatto sono almeno 100mila. Nella Curva B c’è un gigantesco striscione azzurro che copre tutto l’anello della Curva. Sotto c’è una scritta emozionante: “La storia ha voluto una data: 10.5.87”, Festa della Mamma e primo storico Scudetto del Napoli.
Se l’Inter non vince (e alla fine perderà a Bergamo), matematicamente basta anche un punto. Napoli-Fiorentina termina 1-1.
L’arbitro Pairetto ferma il cronometro e fischia la fine della partita alle 17.47. Il Napoli è Campione d’Italia per la prima volta nella sua storia! Il “sogno impossibile” agognato da tante generazioni di tifosi si è trasformato in una stupenda realtà!! La folla è in delirio, c’è uno sventolio infinito di sciarpe e bandiere, c’è un rumore assordante di trombette di ogni tipo, la gente si abbraccia, canta. La gioia è irrefrenabile. Alcuni tifosi più anziani piangono di gioia per l’emozione, i tifosi più giovani non si sono resi conto subito di vivere un momento storico.
Non c’è stata la temuta “invasione di campo”. Il pubblico del San Paolo ha dato un’ulteriore dimostrazione di civiltà, restando ordinatamente sugli spalti, acclamando i suoi eroi, Di Fusco, garella, Bigliardi, Bruscolotti, Carannante, Ferrara, Ferrario, Filardi, Marino, Renica, Volpecina, Bagni, Caffarelli, De Napoli, Muro, Romano, Sola, Carnevale, Giordano, e naturalmente Maradona.
La città è “bloccata”, più di un milione di persone si sono riversate in strada per i festeggiamenti! Ci si può muovere solo con la metropolitana: sui treni è tutto un coro ed uno sventolio di bandiere: “Oh mamma mamma mamma, sai perché, mi batte il corazon? Ho visto Maradona, ho visto Maradona”. Si tratta di una gigantesca manifestazione popolare, piena di gioia, senza distinzione di età, di sesso, di condizione sociale!
Non è finita perché numerosi quartieri hanno deciso di festeggiare con grandi tavolate all’aperto, tavole imbandite come nelle migliori sagre paesane.
Si mangia a volontà, si brinda, si balla, si sventolano bandiere, si suonano le trombette, ci sono persino alcuni fuochi d’artificio, per una gioia indescrivibile, in una simbiosi collettiva unica, in quel giorno, 10 maggio 1987, Festa della Mamma, passato alla storia anche come la più grande festa popolare celebrata in Italia nell’occasione della vittoria di uno scudetto.

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