Il tesoro di San Gennaro, splendore di una delle collezioni più ricche del mondo

È tra le collezioni più ricche del mondo ed è custodita in un piccolo museo adiacente al Duomo di Napoli. il Museo del Tesoro vi stupirà per tutto quello che custodisce, offrendovi la vista di uno dei gioielli più belli in assoluto. Scopriamo quale
Il tesoro di San Gennaro, splendore di una delle collezioni più ricche del mondo.
È tra le collezioni più ricche del mondo ed è custodita in un piccolo museo adiacente al Duomo di Napoli. il Museo del Tesoro vi stupirà per tutto quello che custodisce, offrendovi la vista di uno dei gioielli più belli in assoluto. Scopriamo quale.
È una delle collezioni più ricche del mondo assieme alla Corona d’Inghilterra e al Tesoro dello zar di Russia: è il Tesoro di San Gennaro custodito in un piccolo ma prezioso museo attaccato al Duomo di Napoli. Un luogo ricco di storie particolari, un bene culturale di alto valore storico artistico, e spirituale. Il Museo del tesoro di San Gennaro sta negli anni diventando uno dei luoghi preferiti da turisti e cittadini napoletani per la sua straordinaria ricchezza e testimonianza. Custodisce le numerose e bellissime opere appartenenti al Tesoro di San Gennaro e la pregevole Sacrestia con gli affreschi, tra gli altri, di Luca Giordano ed i dipinti del Domenichino e di Massimo Stanzione. Antichi documenti, oggetti preziosi, argenti, gioielli, dipinti di inestimabile valore, facenti parte del Tesoro di San Gennaro che, nel corso dei secoli, sovrani, papi, uomini illustri o persone comuni hanno donato per devozione al Santo. Visitabili tra gli altri oggetti, i busti d’argento dei compatroni che accompagnavano la processione di San Gennaro, il reliquario del sangue donato nel 1305 da Carlo d’Angiò e che ancora oggi trasporta le ampolle del sangue in processione. Al secondo piano si accede alle Sacrestie, mai aperte al pubblico per quattro secoli e che oggi, grazie al museo, è possibile ammirare in tutta la loro straordinaria bellezza con i marmi pregiati, i dipinti di Massimo Stanzione, di Dominichino, di Luca Giordano. Tra i più ammirati ci sono i leggendari gioielli che si aggiungono all’ esposizione permanente degli argenti del Museo del Tesoro di San Gennaro. L’allestimento è ricercato e ben studiato, dal buio delle sale emergono solo le luci splendenti dei gioielli più preziosi del mondo. Tra questi di certo il più particolare e il più famoso è la mitra gemmata, tipico copricapo vescovile, realizzata nel 1713 dall’orafo Matteo Treglia su commissione della Deputazione. Lascia ogni visitatore a bocca aperta per la magnificenza e lo splendore che emana.
Come sappiamo, la Deputazione del Tesoro di San Gennaro nacque nel 1601 come istituzione per amministrare tutti i beni e le offerte che il popolo napoletano donava al Santo Patrono. In questo caso, si tratta di un pezzo unico nel campo dell’oreficeria: ben 3694 pietre preziose, tra cui 168 rubini e oltre 3000 diamanti, per un peso totale di 18 Kg. La scelta delle pietre che decorano il copricapo non è assolutamente casuale, infatti ciascuna di essa ha un significato ben preciso: gli smeraldi sono simbolo della conoscenza; i rubini simboleggiano il sangue del Santo e i diamanti la fede.

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