Monumenti napoletani: la fontana del Nettuno, una delle più belle della città

La fontana del Nettuno (detta anche Fontana Medina) è una magnifica opera monumentale della città partenopea. Nella sua lunga vita ha subito diverse vicissitudini. Scopriamole insieme.
Monumenti napoletani: la fontana del Nettuno, una delle più belle della città
La fontana del Nettuno (detta anche Fontana Medina) è una magnifica opera monumentale della città partenopea. Nella sua lunga vita ha subito diverse vicissitudini. Scopriamole insieme.
Di forma circolare, la fontana è circondata da una balaustra con quattro gradinate diametralmente opposte, ornate da eleganti viticci a traforo su cui sono posti quattro leoni dai quali sgorga l’acqua, recanti tra le zampe lo scudo della città e del duca di Medina e di Carafa, frutti di un rimaneggiamento ed ampliamento ad opera di Cosimo Fanzago.
Due mostri marini versano l’acqua nella vasca centrale sottostante, adornata con delfini che cavalcano tritoni che a loro volta emettono acqua: una composizione dovuta alla mano di Pietro Bernini.
Al centro della fontana, su uno scoglio, due ninfe e due satiri reggono sulla testa una coppa sulla quale troneggia una statua di Nettuno con tridente, opera di Michelangelo Naccherino, dalla quale zampilla l’acqua.
Come riporta il sito della biblioteca universitaria di Napoli, la fontana è opera di quattro grandi artisti, Domenico Fontana, Michelangelo Naccherino, Angelo Landi e Pietro Bernini, la Fontana del Nettuno fu costruita sul finire del XVI per volere del vicerè Enrico di Guzmán conte di Olivares e collocata nei pressi dell’arsenale del Porto; i lavori terminarono durante il vicereame di Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos verso il 1602.
Tra il 1625 e il 1629, per la scarsità delle acque, il vicerè don Antonio Alvarez di Toledo duca d’Alba decise di spostarla al largo di Palazzo, davanti al Palazzo Reale da poco costruito; di qui a poco fu spostata nuovamente nel quartiere di Santa Lucia, dove venne arricchita con alcune sculture di Cosimo Fanzago. Quest’ultimo diresse, insieme ai figli Carlo e Ascienzo, anche i lavori di restauro e di abbellimento quando nel 1638 la fontana fu ancora spostata, questa volta in via delle Corregge (attuale via Medina) per volere del vicerè duca di Medina. I lavori portarono l’aggiunta degli otto leoni con gli stemmi delle casate spagnole, i delfini ed i cavalli marini.
La fontana subì molti danni durante la rivolta di Masaniello nel 1647; in seguito ai nuovi lavori di restauro fu spostata nel 1675 nei pressi del Porto probabilmente all’altezza del Molo GrandeLa fontana del Nettuno (piazza Bovio) doverimase fino al 1886 quando fu smontata e depositata nelle grotte di Pizzofalcone. Alla fine del’800, durante i lavori del cosiddetto Risanamento, la fontana fu collocata a Piazza della Borsa (piazza Bovio) dove rimase fino al 2000 quando, in seguito alla realizzazione della metropolitana, fu smontata e ricollocata nel 2011, dopo un accurato restauro, su via Medina. Da ultimo ha trovato la sua definitiva collocazione in piazza Municipio, all’ingresso di Palazzo San Giacomo. La fontana, di forma circolare, è circondata da una balaustra con quattro gradinate, ornate da eleganti viticci a traforo su cui sono posti quattro leoni dai quali sgorga l’acqua, recanti tra le zampe lo scudo della città e del duca di Medina e di Carafa. La vasca centrale, adornata con delfini che cavalcano tritoni, sembra riempirsi d’acqua per bocca di due mostri marini. Al centro su uno scoglio due ninfe e due satiri reggono sulla testa una coppa sulla quale troneggia una statua di Nettuno con tridente.

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