Lo sapevate? A Napoli c’è un museo all’aperto che corre lungo i binari del contemporaneo

A Napoli c’è la metropolitana più bella del mondo, e questo lo hanno detto in tanti. Ma perché è così bella? Perché le stazioni sono concepite come un vero e proprio museo: spazi esterni e interni che accolgono sculture, foto e installazioni. Un viaggio affascinante nell’arte attraversando la città.
Lo sapevate? A Napoli c’è un museo all’aperto che corre lungo i binari del contemporaneo.
A Napoli c’è la metropolitana più bella del mondo, e questo lo hanno detto in tanti. Ma perché è così bella? Perché le stazioni sono concepite come un vero e proprio museo: spazi esterni e interni che accolgono sculture, foto e installazioni. Un viaggio affascinante nell’arte attraversando la città.
Napoli negli ultimi anni è divenuta famosa nel mondo anche per un altro suo tesoro d’arte. Qualcosa che costituisce un primato di cui la città del ventunesimo secolo va fiera. Parliamo della Metro dell’arte, un progetto che coniuga servizio pubblico di mobilità e arte contemporanea. Grazie a questo progetto, Napoli è l’unica città al mondo che ha un museo all’aperto, o museo “obbligatorio”, come lo ha definito il suo ideatore, il critico d’arte Achille Bonito Oliva, distribuito nelle stazioni della metropolitana. L’idea alla base è quella di rendere accessibile a tutti la bellezza di alcune tra le più belle opere dell’arte contemporanea. Per questo motivo, la Metro si è imposta in pochi anni come una delle cose da vedere assolutamente in città e i tour tra le diverse stazioni sono ormai tanti e frequentatissimi. Un museo che non si chiude nei suoi spazi elitari ma a cui tutti possono accedere indistintamente. Le stazioni più belle sono quelle della Linea 1 che da Piscinola arriva a Piazza Garibaldi: lungo questo percorso si incontrano Vanvitelli, Materdei, Quattro Giornate, Salvator Rosa, Cavour, Dante, Toledo, Municipio e Università, più volte premiate come stazioni più belle d’Europa. Iniziamo questo nostro breve tour partendo dalle prime tre stazioni, vi racconteremo le altre in articoli successivi.
Stazione Vanvitelli
Questa stazione è stata aperta nel 1993 e rimodernata tra il 2004 e il 2005, ospitando i capolavori di otto maestri dell’arte contemporanea. Gli interni sono resi molto luminosi da un attento e curato uso dei colori, dal blu al giallo, dal lilla alle diverse sfumature del grigio. Nell’atrio è posta l’installazione di Giulio Paolini, dove vi è un grande masso che sembra frantumare il recinto trasparente nel quale è intrappolato. I due corridoi posti lateralmente accolgono da una parte la lunga striscia di Paolini che è una sintesi di immagini appartenenti ad epoche e stili diversi, dall’altra le fotografie delle architetture della città. Sul soffitto blu del piano inferiore spicca la spirale in neon azzurro che non può che catturare ogni sguardo. Sulle pareti laterali sono poste le due grandi stelle in acciaio che grazie al gioco dei pieni e dei vuoti ridisegnano lo spazio della stazione.
Stazione Quattro Giornate
La stazione, che è dedicata alla perenne memoria dei giorni dell’insurrezione che liberò Napoli dalle truppe naziste, è stata costruita ben 44 metri sotto terra e nell’atrio ospita i rilievi in bronzo e i dipinti di Nino Longobardi che si riferiscono alla Resistenza napoletana. Lungo le scale mobili che conducono alle banchine si trovano diverse opere d’arte: le scene di caccia e i “guerrieri” e la scultura in lamiera di alluminio accartocciata. Il percorso di risalita verso l’uscita accoglie tre grandi teche fissate al muro con travi in ferro, un’enorme immagine fotografica di Betty Bee intrappolata in un box, un dipinto di Maurizio Cannavacciuolo che si chiama “Amore contro natura” ed infine le “Combattenti”, opera dedicata alla resistenza durante le Quattro Giornate di Napoli.
Stazione Materdei
L’apertura della stazione metropolitana di Materdei, progettata dall’Atelier Mendini, ha valorizzato e riqualificato non solo piazza Scipione Ammirato, trasformata in isola pedonale e abbellita con spazi verdi, opere d’arte e nuovi arredi urbani, ma l’intero quartiere. L’ingresso della stazione è molto particolare: completamente rivestito di mosaici e dominato da una grande stella verde e gialla. La guglia in acciaio e vetro colorato che spicca sulla struttura, caratterizza la piazza e regala luminosità all’atrio della stazione, dove si alternano i toni del verde e dell’azzurro. Sulla rampa di scale che conduce ai piani inferiori vi è un mosaico con rilievi in ceramica: un ampio spazio marino in cui si disperdono personaggi fantastici, un Pulcinella con il volto dell’artista dell’opera e scugnizzi napoletani.

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